Bassa

Amministrative 2023, il futuro di Manerbio tra aree dismesse e servizi per i cittadini

Davanti alle telecamere di Teletutto il confronto tra i candidati sindaco Preti, Vittorielli e Grazioli
A Speciale elezioni i candidati sindaco di Manerbio
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L’uomo della continuità amministrativa incarnato da Giandomenico Preti e dalla lista «Patto civico Manerbio». Quello del cambio di passo e del rinnovamento che ha il volto di Paolo Vittorielli e della lista «Manerbio Incontra». E la giovane donna, Angela Grazioli, che per la prima volta si affaccia alla vita amministrativa supportata da «Progettiamo Manerbio». La corsa a palazzo Luzzago si presenta così, con i tre candidati che, puntando a raccogliere l’eredità di Samuele Alghisi, si sono sfidati nello «Speciale elezioni» in onda su Teletutto nel dibattito condotto da Fabio Gafforini.

Le tematiche

Ambiente, aree dismesse, il futuro di Manerbio come centro aggregatore di servizi sono stati alcuni dei temi che hanno visto i tre talvolta convergere e talvolta divergere nelle loro posizioni. Per Preti Manerbio «negli ultimi anni è cresciuta demograficamente grazie anche alle azioni di rigenerazione urbana e vuole continuare a farlo con il coinvolgimento della popolazione puntando sui comitati di quartiere». Quello che chiedono invece Grazioli e Vittorielli è un «cambio di passo e l’uscita dalla staticità da cui il paese è avvolto»: la prima puntando «sull’aggregazione con i Comuni limitrofi e una uscita da schemi oramai obsoleti, rinnovando il patto con i cittadini»; il secondo, invece, «sul commercio e l’insediamento di attività produttive, nonché sull’ampia partecipazione popolare».

E la ricetta di fronte alla questione ambientale ed ecologica? Per Vittorielli «la valorizzazione degli spazi verdi, il dialogo con le associazioni che se ne occupano e il decoro urbano»; per Preti occorre puntare «sulla comunità energetica e l’efficientamento degli immobili e del patrimonio comunale», mentre, a giudizio della Grazioli, «serve attenzione all’agricoltura e alla produzione agricola, sostenendo la filiera corta». E le priorità? «Programmi inclusivi frutti del confronto soprattutto con le associazioni in dialogo con l’Amministrazione», dice la Grazioli. Preti punta invece su alcune opere già programmate dall’Amministrazione uscente, come «la riqualificazione di piazza Moro, il nuovo asilo nido e la palestra del Pascal»; mentre, secondo Vittorielli, «l’innovazione della pubblica amministrazione, favorendo il dialogo tra gli uffici e la cittadinanza, saranno il volano per la ripresa». 

Quanto alle aree dismesse e al loro recupero, l’area Marzotto in primis, tutti concordano sull’importanza «di restituire questi luoghi alla comunità, facendoli uscire dallo stato di abbandono e ridando loro una vocazione produttiva e/o commerciale come hanno avuto in passato».

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