Una pizza contro la solitudine

Quel giorno, Giorgio Armani doveva essere triste per dire: «Quando diventi così famoso, nessuno ti invita più a mangiare una pizza». È vero: una strana forma di riguardo ci allontana da chi sale sul piedistallo. Si tende a credere che i vip passino il loro tempo senza pensieri, tra glamour, eventi e relazioni importanti.
Dall’inaspettata confessione dello stilista, fatta alla modella Eva Riccobono, affiora invece la struggente solitudine dei numeri primi: un’esistenza distinta, ma allo stesso tempo anche isolata. Per risolvere l’equazione sulla separazione dorata, che coinvolge soprattutto i migliori, bisognerebbe invertire i segni: da meno conoscenti a più amici, anche se l’incognita della fama porta sempre a risultati incerti. Successo e ricchezza hanno la perversa capacità di aumentare le distanze, distorcere i valori e trasformare gli uomini in personaggi.
Accanto ai numeri primi si muovono figure secondarie, in cerca solo di quel famoso quarto d’ora di notorietà ipotizzato da Andy Warhol. Si è visto in occasione dell’anniversario della morte di Michela Murgia, quando alcune persone hanno rimarcato il legame affettivo della «famiglia del cuore», fondata sul reciproco accudimento.
Quei «figli dell’anima», accreditatisi attraverso la figura forte e controversa della scrittrice, sono stati rimproverati da Costanza: la vera mamma. In un’intervista senza peli sulla lingua, ha confidato di sentirsi sola, dimenticata subito dopo il funerale da tutta la «parentela dell’anima e del cuore». Insomma, nessuno dei tanti addolorati, che attraverso i social hanno rivendicato amore o appartenenza alla famiglia intenzionale le ha mai fatto una telefonata, anche solo per sapere se stesse bene o se avesse bisogno di un bicchiere d’acqua.
Non c’è da stupirsi, perfino Marylin Monroe era persa nel senso di isolamento. Una volta ammise che pochi avevano avuto il coraggio di invitarla a uscire, quando sarebbe bastato semplicemente suonare il suo campanello.
Che il successo e il denaro abbiano un valore relativo lo si capisce quando, in una festa piena di gente, ci si sente soli come in una casa vuota. La solitudine degli esseri umani è uguale per tutti e si può riassumere in questo aforisma: «Quando sono soli, vogliono stare con gli altri; e quando sono con gli altri, vogliono stare soli». Ma è proprio quando ti sembra di non contare più niente per nessuno che un semplice invito a mangiare una pizza ti fa stare meglio, ti riscalda il cuore.
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