Sarezzo, nuovo polo scolastico da oltre 10 milioni pronto tra un anno

Tra i punti di forza un sensore in grado di regolare umidità e anidride carbonica
Un’elaborazione grafica del nuovo polo scolastico - © www.giornaledibrescia.it
Un’elaborazione grafica del nuovo polo scolastico - © www.giornaledibrescia.it
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Quello che sotto il mandato del precedente sindaco Diego Toscani era un «sogno» ancora lontano dall’essere realizzato, con l’attuale prima cittadina Donatella Ongaro potrà diventare realtà. I lavori per il maxi polo scolastico destinato a ospitare gli alunni delle scuole elementari dovranno iniziare prima della fine dell’anno, pena la perdita del cofinanziamento di 8 milioni di euro assegnato dal Miur al Comune di Sarezzo.

L’opera prevede una spesa complessiva di 10 milioni 440 mila euro: i restanti 2 milioni 440 mila euro dovrebbero arrivare dal bando regionale «Spazio alla scuola» ma, «se così non fosse - precisa Ongaro - accenderemo un mutuo».

Il nuovo polo, che sorgerà accanto alla scuola secondaria La Pira, avrà una capienza massima di 625 alunni, conterrà al suo interno 25 aule per la didattica, 5 laboratori, quasi 3.000 metri quadri di area esterna, 1.680 metri quadri di verde e 344 posti mensa. «Sarà un edificio sarà ad elevata efficienza energetica - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Ruggero Gervasoni -, con una struttura portante il legno lamellare e un impianto fotovoltaico che non solo consentirà la piena indipendenza energetica del polo bensì, siccome verrà prodotta più energia di quella che sarà consumata, quella restante potrà essere venduta o utilizzata per alimentare alcune delle restanti strutture pubbliche adiacenti».

Novità, questa, che potrebbe permettere di avviare, sul territorio saretino, l’esperimento di una comunità energetica. Come tempistiche, essendo un edificio che dovrà essere eretto partendo da zero, «pensiamo possa venir pronto per l’anno scolastico 2023/2024» annuncia il sindaco.

Come sarà

Tra i punti di forza illustrati dall’assessore Gervasoni anche nel corso dell’incontro, promosso dal Pd locale, di presentazione del progetto c’è che «ogni singola aula avrà un sensore in grado di rilevare e regolare le quantità di Co2 e di umidità presenti nell’ambiente, oltre al fatto che l’impianto di riscaldamento e raffrescamento sarà a pavimento».

Al pianterreno verrà realizzato un salone con ingresso separato, che potrà aprirsi sul giardino esterno tramite dei pannelli modulabili. Anche chi porterà i pasti per la mensa entrerà da un ingresso a parte. «Riteniamo che quello del polo, così come è stato concepito, sia un progetto davvero lungimirante - sottolineano Ongaro e Gervasoni - sia dal punto di vista energetico, sia da quello della didattica: i ragazzi potranno fare lezione all’aperto rimanendo comunque dentro alla scuola».

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