Marcheno: si apre la terza settimana di accertamenti

La Procura ha affidato al medico legale Cristina Cattaneo e all’ingegnere metallurgico Cesare Cibaldi nuove indagini sulla zona dei forni
Il perito metallurgico Cesare Cibaldi a Marcheno
Il perito metallurgico Cesare Cibaldi a Marcheno
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Questione di ore. Poi alla Bozzoli di Marcheno riprenderanno i sopralluoghi e gli accertamenti tecnici alla ricerca di tracce di Mario Bozzoli, il 50enne imprenditore, titolare con il fratello dell’azienda, e di cui dall’8 ottobre non si hanno più notizie.

Dopo cinque giorni di ricerche nei boschi e nel greto del fiume attorno alla fonderia il procuratore capo Buonanno aveva dichiarato che, in base agli elementi raccolti, l’uomo non avrebbe mai lasciato lo stabilimento industriale e sarebbe da cercare all’interno. Una convinzione investigativa che sottintende una altra certezza: si cerca il suo cadavere.

Negli ultimi quattro giorni la Procura della Repubblica ha affidato al medico legale Cristina Cattaneo e all’ingegnere metallurgico Cesare Cibaldi nuove e più approfondite indagini sulla zona dei forni, degli scarichi e sugli scarti di lavorazione presenti in fonderia alla ricerca di frammenti riconducibili a Mario Bozzoli, utili a chiarire la sorte che gli è toccata. La sera della scomparsa, giovedì 8 ottobre, nei forni della fonderia si è registrata una fumata anomala che aveva bloccato i filtri: un altro episodio che rafforza l’ipotesi che Mario Bozzoli possa essere finito dentro uno di questi. 

Quella che si apre dunque è la terza settimana di accertamenti, nell’ambito di una indagine che gli inquirenti hanno già annunciato come lunga e costosa. Si devono passare al setaccio gli oltre trecento metri cubi di scarti delle lavorazioni recuperati dai forni, ed individuare quelli che potrebbero essere frammenti ossei o parti in titanio di protesi odontoiatriche o inserti in metallo di scarpe antifortunistiche da sottoporre poi ad ulteriori analisi di laboratorio alla ricerca di tracce biologiche di Mario Bozzoli.

Sullo sfondo resta una situazione aziendale in cui il clima, secondo quando raccontato dalla moglie dello scomparso nella sua denuncia ai Carabinieri, era teso per i contrasti tra Mario e suo fratello Adelio e i figli di quest’ultimo, Alex e Giacomo. Basi su cui gli inquirenti stanno lavorando da giorni e su cui viene mantenuto il più stretto riserbo. 

 

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