Le ferrate Nasego e Caspai chiudono al pubblico fino a fine anno

I lavori erano stati annunciati nell’ottobre del 2022 e ora stanno per entrare nel vivo. A partire da oggi e fino alla fine dell’anno chiudono al pubblico le note ferrate Nasego e Caspai, meta di molti appassionati provenienti anche dall’estero, entrambe pronte a finire sotto i ferri per un’operazione di ristrutturazione generale e di riposizionamento dei cavi di sicurezza per la progressione.

I lavori

A dare avviso della chiusura temporanea è Fausto Pintossi, presidente del Consorzio forestale Nasego, che promuove l’intervento con i Comuni di Lodrino e di Casto. Le tre realtà hanno siglato un accordo di programma ad hoc che è infine sfociato nella candidatura del progetto di manutenzione straordinaria delle ferrate e di alcuni sentieri attigui per una lunghezza di circa 3 chilometri al bando regionale «Itinerari». Il Pirellone ha deciso di premiarlo con un contributo di 340 mila euro su una spesa complessiva che si aggira attorno ai 377.500 euro. La cifra restante verrà suddivisa tra i due Comuni e il sodalizio che gestisce l’area.

Nelle vicinanze del Rifugio Nasego si sviluppa una ferrata

Finalità dei lavori è la sostituzione delle componenti delle ferrate, allo scopo di aggiornarle agli ultimi standard di sicurezza: «Per far sì che i fruitori non si trovino in precarie condizioni di sicurezza è indispensabile ricorrere a una omogeneizzazione e standardizzazione della chiodatura - viene spiegato nel progetto -. L’obiettivo è poter offrire a chi fruisce della ferrata una attrezzatura in grado di soddisfare gli standard odierni».

Quattro step

Nelle vicinanze del rifugio Nasego è presente un itinerario, realizzato in parte nel comune di Lodrino e in parte in quello di Casto, che ha bisogno di essere sottoposto a questo importante intervento di manutenzione straordinaria. Sia per il tratto Caspai (Lodrino), sia per Corna Savallo (Casto) un sopralluogo ha evidenziato la necessità di rimuovere alcune parti instabili lungo il percorso: il lavoro verrà eseguito con il supporto di una guida alpina, seguendo le indicazioni e il progetto steso ad hoc da Stefano Arrighini. L’intervento sarà articolato in quattro fasi: si parte con la verifica delle zone di roccia instabile, la sua rimozione, per poi passare alla pulizia della vegetazione che intralcia il passaggio. Infine, verrà smantellata la vecchia linea ferrata e posizionata la nuova.

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