Il Maniva brucia ancora: trovati inneschi sui due versanti

Vigili del fuoco e volontari hanno lavorato tutta la notte per domare gli incendi a Collio e Pezzaze
LA VALTROMPIA BRUCIA ANCORA
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Prosegue il lavoro dei Vigili del fuoco e dei volontari della Protezione civile e dell'antincendio boschivo nei boschi sopra Collio e sopra Pezzaze. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti per tutta la notte, dopo che il forte vento delle scorse ore aveva ridato vigore alle fiamme.

La situazione più delicata, che resta comunque sotto controllo, è quella che si sta monitorando da vicino a Pezzaze, dove il fuoco non è molto distante da alcune abitazioni.

L’ipotesi del gesto deliberato, formulata e ripetuta in questi giorni dai residenti e dagli uomini intervenuti per spegnere le fiamme, parrebbe intanto aver trovato la conferma definitiva, ieri, nelle parole del comandante del nucleo investigativo dei carabinieri forestali di Brescia Cesare Nascé, sul posto per un sopralluogo, e da alcuni amministratori tra cui il sindaco di Collio Mirella Zanini e l’assessore alla Protezione civile della Comunità montana Mauro Bertelli. «Sono stati individuati due punti di innesco - ha spiegato il comandante -: sembrerebbe proprio che siano stati messi su due versanti del Maniva appositamente». 

E non è questo l'unico episodio che la cronaca riporta negli ultimi giorni. Solo una settimana fa a bruciare era la Corna Blacca, in valle Sabbia: le indagini hanno accertato che l'incendio fu appiccato volontariamente e sono stati trovati dieci inneschi. Pochi giorni prima le fiamme hanno invece distrutto diversi ettari di bosco sul monte Maddalena, a Brescia: si indaga su un gruppo di piromani.

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