Botte e minacce ai compagni di scuola per debiti di droga

Bloccati due fratelli italiani di 18 e 23 anni che operavano in tutta la Valtrompia
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Uno studente di scuola superiore appena 18enne. E suo fratello, universitario di 23 anni. Due insospettabili, incensurati fino a ieri, ma che secondo i carabinieri di Villa Carcina e Gardone Valtrompia erano il fulcro di una rete di spaccio di hashish e soprattutto non si facevano scrupoli a minacciare e malmenare i clienti, principalmente compagni di scuola, che erano indietro con i pagamenti.

I carabinieri li hanno rintracciati e arrestati con l’accusa di estorsione e nel corso della perquisizione domiciliare cui sono stati sottoposti sono stati trovati manganelli, catene e tirapugni usati per intimidire i compagni oltre che pezzetti di hashish ancora da piazzare. Armi e stupefacenti che ora appesantiscono il conto con la legge dei due fratelli.

Secondo i carabinieri non si trattava mai di grosse cifre, dai venti ai duecento euro a seconda dei casi, ma che sono comunque bastate ai due fratelli per mettere in campo vere e proprie intimidazioni, spesso accompagnate da spinte, ceffoni e dalle minacce di usare il manganello oppure il tirapugni.

Le vittime, contuse ma soprattutto terrorizzate, non hanno avuto il coraggio di raccontare nulla né in famiglia né ai militari ma la voce delle strane aggressioni è comunque arrivata in caserma e con una serie di servizi di osservazione e pedinamenti i carabinieri hanno accertato quanto sospettavano.

I due fratelli affiancavano lo studio scolastico all’attività di spaccio e usavano le vie di fatto con i debitori in ritardo: i due sono in carcere, a disposizione della magistratura. 

 

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