Aiuti nel post terremoto: il grazie della Turchia a due volontari di Lumezzane e al loro cane
Un impegno concreto in Turchia per salvare vite dopo il terribile terremoto che ha ricevuto i meritati riconoscimenti. Protagonisti Alessandro Ghidini, professionista del Centro sportivo educativo nazionale sezione cinofila, e Caterina Zamboni, entrambi residenti a Lumezzane. Coprotagonista il cane Lampo, con loro in missione.
«Siamo andati a Istanbul con altre cinque persone del Csen e altri quattro cani - racconta Alessandro -. Ci è stata affidata un’area nella quale collaborare con i vigili del fuoco locali, persone davvero straordinarie. È stata un’esperienza davvero impegnativa, oltre al coordinamento con i pompieri rispondevamo anche direttamente alle segnalazioni della popolazione locale».
Alessandro Ghidini è responsabile dell’unità cinofila da soccorso di Lumezzane che fa capo alla Protezione civile presieduta da Fabio Perini e ha una scuola per cani a Villa Carcina; anche Caterina è parte della Protezione civile lumezzanese.
Per il loro impegno hanno ricevuto il ringraziamento ufficiale dell’ambasciatore turco a Roma. «Le operazioni di soccorso e ricerca che hanno infuso speranza alla popolazione e aiuto a coloro che sono rimasti sotto le macerie del peggior terremoto che abbiamo subito in Turchia. Avete guadagnato un posto eccezionale nel cuore di 85 milioni di persone».
In Italia
L’altro riconoscimento è pervenuto dalla VIII Commissione ambiente territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati. «Il vostro intervento - hanno scritto i deputati - ha consentito la salvezza di tante vite umane rappresentando un vanto ed un orgoglio tutto italiano. Lo spirito solidaristico e la professionalità hanno rappresentato una eccellenza nazionale che nella vicenda dolorosa del terremoto in Turchia ha saputo emergere nitidamente e sarà sempre ricordata».
Entrambi sono stati ricevuti dal sindaco valgobbino Josehf Facchini: «Ho voluto incontrarli personalmente per fargli le più sincere congratulazioni, a nome della nostra comunità, per aver messo le loro qualità al servizio del prossimo».
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