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Le talee del Dandolo germogliano per i terremotati di Siria e Turchia

Le piantine create dagli studenti di Corzano hanno permesso di raccogliere 1.300 euro inviati all'estero tramite la Caritas
Le piante create dagli studenti per sostenere i progetti Caritas - © www.giornaledibrescia.it
Le piante create dagli studenti per sostenere i progetti Caritas - © www.giornaledibrescia.it
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«I ragazzi cercavano un modo per dare una mano alle persone che, in Siria e Turchia, sono state colpite dal terremoto. Un modo che non fosse la solita sottoscrizione. Hanno deciso di sfruttare quello che hanno imparato a scuola, riuscendo a mettere insieme 1.300 euro che, tramite la Caritas, sono stati girati ai terremotati».

Così Giacomo Bersini e Annalisa Bertolini, rispettivamente dirigente e vicario dell’istituto superiore Dandolo di Bargnano, esprimono ammirazione e ringraziamento agli studenti, al personale della scuola e pure ai genitori, per l’iniziativa messa in atto in favore dei terremotati. Partendo dal vivaio della scuola, naturalmente sotto la guida degli insegnanti, i ragazzi e le ragazze del Dandolo hanno preparato una serie di talee, grazie alle quali hanno ottenuto tantissime nuove piantine, che poi, col sistema dell’offerta libera, per un’intera settimana sono state messe a disposizione di chi le voleva.

Per raggiungere il loro obiettivo, ragazzi e ragazze si sono impegnati anche durante l’intervallo e la pausa pranzo. Missione compiuta, dunque. Questo il messaggio che Bersini ha poi girato a tutti: «Ringrazio il personale docente e non docente delle 4 sedi del Dandolo, i nostri studenti e le nostre studentesse, le loro famiglie. Ringrazio l’Associazione ex Alunni, così attaccata alla scuola da sostenerci sempre e che, anche in questa occasione, non ci ha fatto mancare il suo supporto. Ringrazio il personale della nostra serra che, si è dato da fare per preparare, insieme ai nostri ragazzi, le piantine». Ancora: «Questa è la scuola che ci piace, che siamo e che vogliamo continuare ad essere: aperta al mondo e all’altro, sensibile, solidale e sempre inclusiva. Infatti crediamo che la missione della scuola sia quella di preparare professionisti competenti, ma anche quella di formare brave persone».  

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