Valsabbia

Tre assi, maniglie e paletto: a Gavardo la porta di 4mila anni fa

Il manufatto è emerso dagli scavi al Lucone Probabilmente chiudeva l’accesso a una palafitta
La porta di 4mila anni fa trovata all'ex lago Lucone - © www.giornaledibrescia.it
La porta di 4mila anni fa trovata all'ex lago Lucone - © www.giornaledibrescia.it
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È con ogni probabilità la porta più antica d’Italia, e tra le più antiche in Europa. Il manufatto in legno emerso quest’estate dalla campagna di scavi del Museo archeologico di Gavardo all’ex lago Lucone è un reperto di straordinario interesse scientifico. L’uscio, di modeste dimensioni (130 cm di altezza per 70 di larghezza), era destinato a chiudere l’accesso a una delle case del villaggio palafitticolo che sorgeva quattromila anni fa sulle rive del lago.

È composto da tre tavole, due delle quali scavate da un unico tronco, da cui furono ricavate anche due grandi maniglie attraverso cui passavano i travetti che tenevano insieme la struttura. «Il ritrovamento di un oggetto di questo genere - sottolinea Marco Baioni, direttore del museo -, è solo l’inizio di un lungo processo. Dopo il recupero, è stato avviato il restauro in collaborazione con la Soprintendenza di Bergamo e Brescia e con il Centro di trattamento del legno bagnato. L’intervento viene seguito da Annalisa Gasparetto e da Ilaria Perticucci».

Le diverse parti del reperto sono state dapprima disegnate e fotografate, dopo di che si è proceduto alla riproduzione digitale 3D, affidata a Fiorenza Gulino, e al rilievo mediante laser scanner (una sorta di… Tac), effettuata in laboratorio da Nicola Patucelli. Il manufatto potrà essere proposto così anche in copia digitale e potranno essere realizzate copie in scala o integrazioni. «Il restauro vero e proprio - spiega Baioni - consiste invece in un processo di impregnazione nel glicole polietilenico, resina solubile che va a sostituire le molecole d’acqua presenti nel legno.

Una volta solidificata, la resina permette di conservare la forma originale. A questa fase seguirà l’essiccazione mediante liofilizzazione». Se tutto andrà bene, la porta sarà pronta per fine 2021, in tempo per essere inserita nella mostra dei reperti lignei del Lucone che il museo gavardese allestirà nella sede di piazza San Bernardino. Un evento molto atteso, volto a celebrare il decennale dell’iscrizione dei siti palafitticoli dell’arco alpino nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.

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