Valsabbia

Giallo risolto: «È di Gabry lo scheletro del Lucone»

È la conclusione del professor Canci: le ossa e il cranio sono dello stesso bambino
Al museo. Il cranio esposto al Museo archeologico di Gavardo
Al museo. Il cranio esposto al Museo archeologico di Gavardo
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È di Gabry lo scheletro di bambino ritrovato l’anno scorso nel sito palafitticolo del Lucone. «Anche se solo l’esame del Dna sarà in grado di darci la conferma definitiva, possiamo affermare ragionevolmente che quanto avevamo ipotizzato corrisponde alla realtà» fa sapere Marco Baioni, direttore del Museo archeologico di Gavardo e responsabile degli scavi.

La scoperta, lo ricordiamo, aveva suscitato da subito una vasta eco, anche per i suoi risvolti enigmatici. Lo scheletro, appartenente a un bimbo di circa tre anni, era infatti pressoché completo, a eccezione del cranio. Ma nel 2012, sempre al Lucone ma a una ventina di metri di distanza, era riemerso il cranio di un bimbo di pari età (bimbo a cui, in onore dello scopritore, l’archeologo Gabriele Bocchio, era stato attribuito il nome di Gabry).

 

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