Valsabbia

Omicidio Jessica Mantovani: la famiglia presenta un nuovo ricorso

Chiesto l’annullamento dell’archiviazione di uno degli indagati, Giancarlo Bresciani sarà invece in aula a marzo per udienza preliminare
Il papà di Jessica Mantovani all'uscita dal tribunale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Il papà di Jessica Mantovani all'uscita dal tribunale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Non si vuole accontentare di quanto fin qui emerso. «L’omicidio di mia figlia è stato trattato come un caso di serie B. Jessica aveva problemi di droga, la facevano prostituire, aveva un ritardo cognitivo. Per tutto questo quindi ritengo non sia stato preso in considerazione nel modo giusto» si sfoga Giovanni Mantovani, il padre della 37enne ammazzata a calci e pugni e trovata senza vita due estati fa nella centrale idroelettrica di Prevalle.

Le strade dei due principali indagati si sono recentemente divise: Giancarlo Bresciani sarà in aula a marzo per l’udienza preliminare, mentre la posizione di Marco Zocca è stata definitivamente archiviata dopo l’opposizione presentata dalla famiglia della vittima. Che non molla e ora, proprio in merito all’archiviazione ha depositato un reclamo al tribunale di Brescia chiedendo l’annullamento del provvedimento e la restituzione degli atti al pm o al gip.

Il perimetro del ricorso è tecnico e gli avvocati Marino Colosio e Francesca Scagliola, oltre a contestare la mancata notifica degli atti alla madre di Jessica Mantovani che neppure è mai stata sentita durante le indagini, chiedono la nullità dell’ordinanza di archiviazione sostenendo che la stessa, datata 24 gennaio 2022, sia la medesima del provvedimento di rigetto di applicazione della misura cautelare di un anno prima.

Secondo i legali della famiglia della vittima, per archiviare la posizione di Zocca il gip avrebbe quindi utilizzato la stessa ordinanza - una sorta di copia e incolla - con la quale disse no alla richiesta di arresto dell’indagato avanzata dal pm l’11 agosto 2020. «Dopo due anni e mezzo - dice il padre di Jessica - aspetto ancora giustizia».

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