Valsabbia

Assessore «massaie», la replica degli esponenti gavardesi di FdI

In seguito alla mozione di censura, le scuse e la risposta: «Offendersi non ci sembra però un esempio di coerenza»
Il Municipio di Gavardo in piazza Marconi - © www.giornaledibrescia.it
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Il circolo locale di Fratelli d’Italia aveva definito, in una sua pubblicazione, le due assessore della Giunta Comaglio «massaie prestate alla politica». Parole giudicate sessiste e discriminatorie dalla maggioranza, che aveva presentato nei giorni scorsi in Consiglio comunale una mozione di censura, approvata con un solo voto contrario.

Arriva la replica dagli esponenti gavardesi di FdI

«Innanzitutto ci scusiamo con le assessore Manelli e Scalmana, se si sono sentite chiamate in causa - affermano -. Offendersi per essere chiamate massaie non ci sembra però un esempio di coerenza e di rispetto. Tante donne, in Italia, massaie lo sono diventate riponendo il titolo di studio in un cassetto per amore della famiglia o perché la nostra nazione è piena di misogini che non hanno dato loro spazio nel mondo del lavoro. In ogni caso, quella della massaia è forse l’attività più nobile e impegnativa, e può essere svolta solo da persone che hanno elevate doti di affidabilità».

Il circolo di Fratelli d’Italia chiarisce poi «il motivo per cui abbiamo tolto il simbolo del nostro partito dal logo del centrodestra gavardese. Più volte abbiamo chiesto al capogruppo Molinari di condividere con noi i testi dei comunicati, di lettere o altri interventi, in modo che le opinioni espresse rappresentassero tutta la minoranza. Purtroppo ciò non è mai avvenuto, Molinari ha sempre preferito agire in autonomia. Noi - si sottolinea - siamo la voce di tanti cittadini che, a causa di tale atteggiamento, non si sentono presi in considerazione. A questo punto, non possiamo che appoggiare la posizione di Forza Italia, che ha chiesto le dimissioni di Molinari da capogruppo».

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