Omicidio Ziliani: i depistaggi della figlia Silvia su YouTube
La procura tra luglio e agosto stringeva il cerchio delle indagini e tv e giornali parlavano quotidianamente del giallo di Temù. Una delle figlie di Laura Ziliani, oggi in carcere con l'accusa di aver ucciso la madre in concorso con la sorella più piccola e il fidanzato, commentava gli sviluppi. Su YouTube sotto le puntate della trasmissione Rai «Estate in diretta». Lo faceva con l'account «Silvia Zani», creato il 18 luglio, scrivendo decine di righe e parlando però quasi sempre in terza persona. Tranne il 22 luglio, nel suo primo intervento pubblicato in rete quattro giorni dopo essersi iscritta al canale. È il giorno in cui consegnerà ai carabinieri con Paola e Mirto i telefoni cellulari resettati.
«Questa storia è davvero assurda. (…) Hanno cercato ovunque, ma non si trova nulla. Cosa c'è dietro a tutto questo? (…). Adesso siamo a pezzi, queste indagini ci stanno uccidendo. Tutte le bugie, le ipotesi tendenziose, le vostre inesattezze, il vostro qualunquismo ci stanno uccidendo.
Forse mia madre non è più in vita, ma con lei da quella casa è uscito per non tornare più anche il futuro di una famiglia, la mia famiglia, fragile, discreta, ma resiliente, che non si è mai sgretolata, che è sempre rimasta forte nonostante tutto, ma che adesso non esiste più. (…)» scrive Silvia che conclude rivolgendosi alla mamma: «(…)Vorrei che fossi qui con me: non riesco a vivere senza di te, tu che hai sempre creduto in me, in noi. Spero che questo mistero venga svelato, spero di rivederti ancora, se no penso che ti raggiungerò presto».

Per un mese Silvia Zani, la maggiore delle due figlie arrestate, resta in silenzio. Nel frattempo però l'8 agosto viene ritrovato il cadavere dell’ex vigilessa. Il 20 agosto Silvia Zani, all’epoca già indagata, torna a scrivere e lo fa, da questo momento in terza persona e chiamando la madre «Laura» e non più mamma. Si sofferma sul fidanzato Mirto Milani: «(…) si è spostato per aiutare sia psicologicamente, che materialmente ed in ultimo anche economicamente, visto che in seguito a questo dramma nessuna delle tre sorelle, rimaste sole, ha lavorato per più di un mese».
Passano 72 ore e il 25 agosto, altro nuovo lungo messaggio. Sono i giorni in cui i giornali e le tv iniziano a parlare dell'ipotesi avvelenamento di Laura Ziliani con una tisana. Silvia Zani scrive: «(…) la tisana è una fake news! (…) lo so, non guardo la tv da anni, ma voglio un mondo di bene a Laura e questi servizi non le rendono giustizia. (…) Nei cuori di chi l'amava rimarrà di lei sempre un ricordo dolce e profondo (…). Laura era straordinaria: se non avesse deciso di passare la domenica con le figlie sarebbe andata con il Cai al Pizzo Scalino: 4 ore di salita su ghiacciaio con gli sci. (…) Sono io che sono troppo frustrata per l'orribile morte di una persona come lei, per cui piango ogni giorno e fino all'ultimo ho sperato fosse ancora viva»

Il giorno successivo, la figlia di Laura batte ancora sulla tastiera. È il 26 agosto, sotto la puntata di «Estate in diretta» su YouTube. «(…) Di sicuro Laura vorrebbe che si scopra la verità (…). Il fatto che Laura fosse stata male un mese prima di sparire è stato detto agli inquirenti il giorno stesso della scomparsa! Tutti coloro che hanno conosciuto davvero Laura sono stati sentiti la prima settimana.(…) Capisco la curiosità e io sono la prima ad essere curiosa, anche perché i giornali sanno le cose prima dei parenti e questo non è giusto.
Però i giornali hanno anche dato tante informazioni sbagliate e molte persone che non hanno analizzato bene il caso ne rimangono influenzate. (…) Aspettiamo che la procura si apra e si verrà a sapere che la storia della tisana è un fake, derivata solo dal passaparola in paese. Il problema è che in questo modo si suggestionano le persone e si mette pressione sulla procura, che sotto stress potrebbe lavorare con più difficoltà e meno calma. Poi immagina che tutta questa pressione mediatica venisse fatta sulla tua famiglia, con sconosciuti che parlano di te e ti giudicano senza averti mai nemmeno visto».
In mezzo ci sono commenti di altri utenti. L'ultimo messaggio in rete della figlia maggiore di Laura Ziliani è datato 27 agosto. Scrive sempre in terza persona e questa volta si sofferma sulla sua famiglia. «(…) Sfortunatamente la famiglia allargata è spaccata in due e la ragazza (la sorella mezzana, ndr) è l'unico ponte tra le due parti, di cui le sorelle vorrebbero anche avere contatti con nonna e zii, ma sono conosce che dall'altra parte c'è solo un muro di odio, che le limita molto anche nei contatti con la sorella, con cui comunque si vedono spesso. Lei anche se disabile conosce la sua famiglia e sa che tutti questi sospetti sono fondati sul nulla ed è sempre felice di poter stare con le sue amate sorelle».
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