Valcamonica

Gara di sfalcio per salvare i prati... dal bosco

Inusuale concorso per tutelare i prati montani. Ai partecipanti 300 euro, ai terreni con elevato equilibrio agro-ambientale vanno 500 euro
  • I più bei prati da sfalcio della Alta Valcamonica
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I prati cedono il passo all’avanzata del bosco e la loro cura è sempre più lasciata alla buona volontà e allo spirito di sacrificio dei singoli, che vi si dedicano più per passione che per altro. E la fienagione è divenuta eroica e antieconomica.

Per premiare l'impegno di chi non desiste e si dedica alla manutenzione dei prati montani, il Parco Adamello ha lanciato un concorso riservato a chi gestisce prati da sfalcio con equilibrio agronomico ed ecologico. Sedici le persone che hanno voluto presentare i loro fondi e tutti sono stati ammessi alla selezione. Il concorso premia chi, nonostante il disagio, riesce a mantenere un equilibrio tra gestione agricola e gestione naturalistica delle praterie, riconoscendo il risultato raggiunto sotto forma di corretta tenuta dei luoghi in chiave moderna ed ecosistemica.

I prati migliori della Valle si trovano in località Carnocolo-Lombriga a Berzo Demo (di proprietà di Luciano Regazzoli) e in località Prena a Corteno (di Michelina e Maria Grazia Sabbadini). Subito dopo ci sono la località Rovet di Ceto (prato di Pasqua Alice Gnani) e Plasagù di Berzo Demo (Gabriele Piapi).

Ai vincitori non è andata solo la soddisfazione del risultato: con il premio prati da sfalcio, infatti, sono stati assegnati 300 euro ai fondi partecipanti e 500 ai terreni con un elevato equilibrio agro-ambientale o per il difficile accesso e lavorazione.

 

 

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