UniCatt, le proposte per la facoltà di psicologia e post-laurea

Una laurea triennale, una magistrale, un master di primo livello, una scuola di specializzazione in Psicologia clinica e un Centro di ricerca sullo sviluppo di comunità e sulla convivenza organizzativa. È l’offerta a Brescia della facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che l’anno scorso ha compiuto 25 anni.
In crescita
Un’offerta che cresce e che guarda al territorio, a partire dalla laurea triennale in «Scienze e tecniche psicologiche»: «A Brescia c’è stato un incremento del numero di posti – spiega il preside della facoltà Alessandro Antonietti –. Si era infatti partiti con una novantina di iscritti e siamo arrivati a 150, compiendo una selezione perché le domande sono anche in numero maggiore». Si comincia con due anni più incentrati sulle materie di base – psicologia, biologia, scienze umane – per poi affrontare 12 mesi più focalizzati sui vari ambiti professionali.
Le altre proposte
Poi c’è la magistrale. A Brescia l’ateneo eroga un corso in «Psicologia degli interventi clinici: gruppi, organizzazioni, comunità»: «Non è il duplicato di un corso di Milano – puntualizza il preside –, ma una laurea costruita ad hoc pensando alla sede di Brescia, valorizzando la specificità del territorio. La provincia di Brescia ha una sua ricchezza sul settore produttivo e quindi un forte interesse da parte della psicologia del lavoro, ma anche tante istituzioni che offrono servizi e organizzazioni no-profit. È infatti – spiega Antonietti – una laurea che forma psicologi che lavorano nelle organizzazioni profit e no-profit, nell’ambito sanitario e in quello scolastico, nello sport. Chiunque opera in un sistema di relazioni o lo deve gestire si confronta con temi abbastanza comuni e trasversali: la gestione del conflitto, la motivazione, l’ingaggio, la gestione della diversità».
A Brescia è attivo inoltre il Centro di ricerca sullo sviluppo di comunità e sulla convivenza organizzativa (Cerisvico), a cavallo tra politica, psicologia e pedagogia: «Si occupa di fare ricerca per poter offrire sempre meglio supporto al territorio – spiega Antonietti –. C’è anche un focus un po’ particolare sul volontariato: la collega che lo dirige, Elena Marta, è esperta di volontariato e associazionismo, che è un altro aspetto che caratterizza la realtà bresciana, in cui l'associazionismo è molto forte».
Dopo la laurea
Nell’offerta post-laurea spiccano il Master di primo livello in Giustizia riparativa e mediazione penale e la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica, quadriennale. Quest’ultima «rilascia un titolo che abilita all’esercizio della psicoterapia – spiega ancora il preside –. È nata in collaborazione con la Poliambulanza e qualche mese fa abbiamo diplomato gli specializzati del primo quadriennio. Segue un approccio sociale: da una parte c’è l'aspetto più sanitario e dall’altra parte quello più legato ai servizi territoriali, soprattutto ai consultori».
In generale, conclude il preside Antonietti, «tutta l'attività della facoltà è rivolta a far presente che il contributo dello psicologo va oltre l'intervento psicoterapeutico a fronte di disturbi mentali o difficoltà personali: la psicologia ha anche l’obiettivo di promuovere le risorse di persone che stanno bene: aiutare i singoli, le comunità, le organizzazioni a esprimere il loro potenziale».
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