Cultura

Vittoria Ceretti, la top model bresciana che tutti vogliono

Originaria di Brescia, da un paio d'anni vive a New York. «La bellezza? È la personalità»
  • Vittoria Ceretti, la top model bresciana
    Vittoria Ceretti, la top model bresciana
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    Vittoria Ceretti, la top model bresciana
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Chi è Vittoria Ceretti? «Una ragazza molto semplice, casual, simpatica. Che sa ascoltare». Così si descrive e così è. Bresciana, diciannove anni, nel mondo della moda da quando ne aveva quattordici, è tra le top model più contese del momento. Nel contest «modella dell’anno» lanciato dall’autorevole sito del settore Models.com si è classificata seconda, e lo stesso sito la inserisce nelle 50 migliori top del momento.

«È un mondo che cambia velocemente - racconta davanti a un caffè -, i risultati di quest’anno sono una soddisfazione pazzesca». Appassionata, innamorata del suo lavoro, da un paio d’anni di casa a New York, nel 2017 ha avuto grandissime, e per certi versi inaspettate, soddisfazioni: campagne per Dolce &Gabbana, Alberta Ferretti, Tiffany, Chanel, Fendi; sfilate per Dior, Versace, Yves Saint Laurent, Louis Vuitton, Victoria Beckham; copertine per le edizioni Vogue di mezzo mondo e altre riviste di settore. E l’elenco è ancora più lungo. Tutti i grandi della moda la vogliono.

«È stato un 2017 pazzesco - dice -, ho tantissimi momenti da incorniciare». Una foto, forse più di altre, li racconta: Vittoria, in un abito oro, è seduta su un divano, accanto, tra altre, a Donatella Versace, Naomi Campbell, Cindy Crawford e la figlia (pure lei modella) Kaia Gerber.

 

 

L’occasione è la celebre reunion in ricordo di Gianni Versace: «Eravamo nel suo appartamento milanese per la festa. Ero già lusingata per l’invito ricevuto personalmente da Donatella - ricorda -: quando ci hanno scattato quella foto sul divano. Mi sono subito resa conto che si trattava di un momento unico con le più famose top model degli Anni Novanta, e l’ho assaporato appieno».

Il 2017 è stato anche un anno di viaggi, dagli Stati Uniti al Giappone, passando per l’India, «anche se in realtà ho visto più aeroporti, hotel e set che altro - ride -. Il servizio che più mi è rimasto nel cuore comunque è quello realizzato proprio in India, con Mario Testino, per la copertina di Vogue Paris. Ricordo poi un servizio a Tokyo per Chanel: sono rimasta in città meno di 48 ore, ma è stato divertente».

 

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L’esordio è quasi per caso. «Nel 2012 - ricorda - avevo mandato delle foto per il concorso Elite Model Look. Elite poi è diventata la mia agenzia madre». Oggi Vittoria ha 19 anni, e per una della sua età è matura e consapevole. «Essere entrata nel mondo della moda a 14 anni è stato un vantaggio - dice -, è stato un inizio soft, ho avuto il tempo di imparare il mestiere e mia mamma mi è stata vicina, mi ha accompagnato per mezza Europa».

Dopo anni, è la prima super top italiana ad avere avuto riconoscimenti internazionali, tra cui una copertina per Vogue America. Il suo volto è su riviste e campagne pubblicitarie, ma forse non tutti sanno, soprattutto i non addetti ai lavori, che Vittoria è una bellezza italiana e bresciana.

«Meno celebrità è più libertà per me» confessa, felice di godersi la sua vita acqua e sapone, felpe e sneakers. «Secondo me la bellezza è molto soggettiva - continua -, per questo dico che il mondo della moda cambia velocemente e mi godo il momento. Quello che conta è la personalità, l’equilibrio che si riesce a mantenere nelle varie situazioni, imparando a riconoscerle e a comportarsi nel modo migliore. Per ora penso al presente, il futuro sarà possibilmente al caldo, magari a Malibù».

 

 

 

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