A Calvagese tutti pronti a riabbracciare Blanco
Come minimo dovrà offrire una cena agli amici. E poi ci sarà una grande festa, anche perché tra pochi giorni, il 10 febbraio, Blanco compirà 19 anni. Calvagese della Riviera si prepara a riaccogliere il suo giovane eroe, partito come favorito da un paesino di 3.500 anime e in poco meno di una settimana consacrato campione nel tempio della musica italiana.
Sul Benaco, a quanto pare, si respira aria buona per il talento. Sei mesi fa il desenzanese Marcell Jacobs vinceva due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo. Nella notte tra sabato e ieri un altro podio importante è stato conquistato da un figlio bresciano del Garda. A Sanremo Riccardo Fabbriconi ha colorato il palco dell’Ariston di... Blanco-Blu. E le sue prime parole, dopo aver alzato il trofeo, sono state per la sua terra. Calvagese risponde con un grande «grazie».
Una festa in grande stile
Quello del sindaco Simonetta Gabana, in primis, che ieri mattina ha convocato una giunta straordinaria per mettere a punto i dettagli di un’accoglienza degna di un successo così clamoroso. «Riccardo ci ha emozionato davvero» commenta il primo cittadino, davanti allo striscione che l’Amministrazione comunale ha dedicato a Blanco in piazza del Municipio: «Il suo grande talento e la sua forza sono arrivati a tutti noi. Calvagese è rimasta incollata allo schermo fino agli ultimi minuti del Festival, e la sua vittoria ci ha riempito il cuore di gioia».
«Siamo pronti a riabbracciarlo - aggiunge Gabana -. Siamo una piccola comunità, ma sicuramente sapremo esprimere il nostro affetto e la nostra gratitudine nei confronti di Riccardo, un grande artista che ha fatto un grande passo. Speriamo sia il primo di una carriera che noi gli auguriamo sempre più luccicante ed emozionante».
Poi un brindisi è d’obbligo al Bar Sorriso di Simona, locale frequentato dal giovane artista gardesano soprattutto a colazione, quando ordina brioche vegana al cioccolato e cappuccino con latte di soia. «Sono proprio orgogliosa» racconta la titolare, mostrando con fierezza una copia autografata dell’album «Blu Celeste», dove nella dedica Blanco ha scritto: «Grazie di salvarmi la maggior parte delle mattine, numeri 1, il mio bar preferito».
«È veramente un bravo ragazzo - aggiunge Simona -. Mi ha fatto commuovere quando è sceso dal palco per andare a baciare la mamma». A tifare per Riccardo, in Riviera, c’erano anche il papà Giovanni, la fidanzata Giulia e qualche amico. Tra questi Lorenzo, autore del primo striscione comparso sulle strade della cittadina gardesana, che lo stesso Blanco aveva pubblicato nelle sue storie di Instagram. «È stata un’emozione pazzesca vederlo su quel palco» ci aveva raccontato dopo il debutto di martedì sera. Un’emozione che sabato ha potuto condividere di persona con l’amico, come rivelano gli scatti dei festeggiamenti postati sul suo profilo social.
Il tifo degli amici
Il tifo degli amici per Blanco è stato però forte anche da Calvagese. «Abbiamo guardato la finale in un gruppetto - racconta Cassen, compagno di scuola di Riccardo fin dall’asilo -. Prima di salire sul palco ci ha mandato delle foto e ci ha chiamato. Aveva un po’ di pressione addosso, ma è stato... tanta roba». «La musica lo ha fatto maturare tantissimo - aggiunge Cassen, raccontando di come Riccardo sia diventato Blanco pur rimanendo un ragazzo molto umile e un amico raro -. Ha lasciato il calcio per dedicarsi alla sua carriera, e sul lavoro è molto serio e responsabile. Però non si è montato la testa: quando usciamo insieme non si dà arie da famoso. In macchina mettiamo le sue canzoni e le cantiamo a squarciagola, ma a lui non piace ascoltarsi. Ci ha anche fatto fare le comparse nel videoclip di "La canzone nostra", ed è stata un’esperienza bellissima».
Ora agli amici di Riccardo non resta che prepararsi a festeggiare la sua vittoria. «Appena arriverà, prima di tutto pagherà la cena - scherza Cassen -, e poi faremo un festone, anche perché tra pochi giorni è il suo compleanno». Blanchito bebeeeeeee.
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