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La laurea con lode di Margherita Magli, studentessa alla Laba con sindrome di Down

Silvia Pasolini
Traguardo a pieni voti per la 22enne iscritta al corso di Fashion design: «La moda può essere uno strumento di inclusione»
Margherita Magli, 22 anni, si è laureata con lode alla Laba in Fashion Design - Foto © www.giornaledibrescia.it
Margherita Magli, 22 anni, si è laureata con lode alla Laba in Fashion Design - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nessun ostacolo è insormontabile quando alle spalle ci sono la caparbietà e la voglia di farcela. Margherita Magli, un sorriso e un carisma da vendere, ha 22 anni ed è affetta da sindrome di Down: ieri si è laureata all’Accademia Belle arti Laba di Brescia con il massimo dei voti e la lode.

La studentessa di Orzinuovi ha discusso una tesi dal titolo «Moda e diversità, come la bellezza interiore può ridefinire i canoni del bello», ottenendo il diploma accademico di primo livello in Fashion design. «Nella tesi – spiega Margherita – mi sono focalizzata sulla trisomia 21, che mi ha costretto a lottare in una società che difficilmente ci accetta e spesso ci vede come un peso. Io credo che la moda possa essere uno strumento di inclusione. Ho esposto anche storie di giovani talentuosi con sindrome di Down che hanno lottato per costruire le proprie vite e realizzare i propri sogni, dimostrando che la forza interiore è inarrestabile».

Così Margherita ha costruito le basi modello di una propria collezione e ha confezionato con le sue mani abiti pienamente inclusivi, adattabili anche alle forme di ragazze con trisomia 21. L’ispirazione le è arrivata dal film «Alice in wonderland». Questi vestiti, basati sul concetto della dualità donna-bambina, durante la discussione della tesi hanno sfilato sul palcoscenico indossati da una giovane di Lodi con sindrome di Down, vincitrice della medaglia di bronzo ai Giochi mondiali Special Olympics di pallavolo a Los Angeles, e da una ragazza normodotata.

La discussione e la sfilata hanno raccolto i complimenti e gli apprezzamenti di tutti. «Alla fine sono arrivata alla conclusione che non esistono un bello e un brutto assoluti e che ogni essere umano può essere considerato un’opera d’arte» dice la neo laureata.

Grazie alla sua determinazione e al supporto di un’importante rete familiare, Margherita ha sostenuto nei tre anni di frequenza alla Laba 25 esami con una votazione altissima. Smentendo tutti i luoghi comuni, ha dimostrato che lei non è la sua sindrome e ha rivendicato appieno il diritto di realizzarsi e fare ciò che più le piace. E per il futuro? «Il mio prossimo obiettivo è di ottenere la patente di guida», ci dice. Nel campo della moda invece ha già una strada aperta: la collaborazione con un bottonificio nella Bergamasca che l’ha notata ed è interessato a valorizzare il suo talento. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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