Il «sarto» delle medicine che cura cuccioli d’uomo e d’animale

Piero Lussignoli è un farmacista esperto di galenica: «Dove non arriva l’industria, entriamo in gioco noi»
La sala dedicata alla produzione di farmaci antitumorali - © www.giornaledibrescia.it
La sala dedicata alla produzione di farmaci antitumorali - © www.giornaledibrescia.it
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L’antibiotico al momento introvabile sul mercato, il farmaco per il furetto in preda a un’infezione, lo sciroppo per il bambino che non vuol saperne di assumere le compresse. Dove la grande industria non arriva, entrano in gioco i laboratori di galenica dei farmacisti. Come quello della San Vittorio di Castenedolo, regno super tecnologico di Piero Lussignoli, docente di Galenica alla Sapienza.

Composto da più ambienti (la sala sterile in cui vengono preparati i colliri, quella blindatissima dedicata ai farmaci antitumorali, quella dotata di una comprimitrice per creare le pastiglie...) riceve richieste da tutta Italia.

Due i target principali: gli animali (che assorbono il 60% del lavoro) e i bambini. Perché, come si può immaginare, «in un caso, quello veterinario, i medicinali in commercio sono pensati per le specie e le problematiche più comuni: non è facile, ad esempio, trovare un prodotto per le tartarughe o per il cagnolino che ha un tumore. Nell’altro, il settore pediatrico, le aziende non sempre investono perché non c’è modo di fare sperimentazione».

Ecco, quindi, che, ricetta medica alla mano, in molti si rivolgono al prof. Lussignoli e ai suoi colleghi.

Colliri e sciroppi

«Per i bambini ci vengono commissionati ad esempio colliri dei quali, in commercio, è presente solo la versione per adulti - racconta il farmacista -. Alcuni clienti, invece, ci chiedono di creare supposte perché il figlioletto non tollera lo sciroppo: se la letteratura dimostra che è efficacie anche questa formula terapeutica noi ci mettiamo al lavoro». A rivolgersi alla San Vittorio non sono solo i privati (inviati dal medico), ma anche gli ospedali che non sono attrezzati per realizzare queste preparazioni pediatriche.

«Tutte le farmacie, è bene precisarlo, sono dotate di una strumentazione di base per la galenica - spiega -: bilancia, cappa che aspira le polveri, vetreria e altro. Sta poi al titolare decidere quanto investire in macchinari, adeguamento dei locali e formazione». Nel caso specifico, si diceva, Lussignoli lavora molto per gli animali. «Siamo stati i primi a realizzare un farmaco da somministrare ai gatti, perlopiù anziani, che soffrono di ipertiroidismo. L’input ci era arrivato, una quindicina di anni fa, da un veterinario che si era formato in Svizzera e conosceva un medicinale americano adatto a questa problematica. Consultata la letteratura e individuata la formulazione, abbiamo iniziato a crearlo. E così hanno fatto anche altri farmacisti. L’ipertiroidismo felino è infatti diffuso».

L’aroma perfetto

Molto richiesti sono anche i farmaci veterinari antitumorali che Lussignoli e colleghi creano in un locale a pressione negativa in alcuni casi partendo da prodotti per uso umano. Affinché gli animali li ingeriscano è fondamentale la scelta del giusto aroma. Gli esempi curiosi sono tanti: «Ai padroni chiediamo informazioni sui gusti dei loro cuccioli. Per i gatti del Nord Italia l’aroma più gettonato è quello di manzo, per quelli del Sud, abituati al pesce, ricorriamo al sapore di sarda. Ne abbiamo di tutti i tipi. Siamo dei "sarti" che confezionano prodotti su misura». E sopperiscono alle carenze del mercato: «Quando mancano farmaci a base di ibuprofene o antibiotici i laboratori di galenica si mettono al lavoro. In questo periodo, ad esempio, riceviamo richieste per via dell’indisponibilità di un prodotto antiscabbia, un antifungino a uso umano, un medicinale veterinario contro l’ipertensione e alcuni antibiotici. Trovata la formulazione, li prepariamo». Come i farmacisti di una volta, ma con i saperi e le tecnologie di oggi. 

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