I fisioterapisti bresciani di De Gennaro e Bellandi: «È stato incredibile»

Nadia Lonati
Massimo Scolari e Lisa Mantovani sono marito e moglie: hanno vissuto qualcosa di incredibile quasi in contemporanea, seguendo da Parigi i loro atleti
Alice Bellandi con la sua fisioterapista Lisa Mantovani - © www.giornaledibrescia.it
Alice Bellandi con la sua fisioterapista Lisa Mantovani - © www.giornaledibrescia.it
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Con gli occhi fissi sui loro campioni e il cuore gonfio hanno trattenuto il fiato, esultato e pianto di gioia. Vivendo qualcosa di incredibile quasi in contemporanea.

Sugli spalti ad assistere alla conquista dell’oro olimpico di Alice Bellandi e di Giovanni De Gennaro c’erano anche i bresciani Massimo Scolari e Lisa Mantovani, marito e moglie, la coppia d’oro, come li ha scherzosamente ribattezzati De Gennaro dopo il trionfo, perché, entrambi fisioterapisti, seguono lui il canoista, lei la judoka: «Ho visto Alice crescere – racconta Mantovani – diventare la campionessa che è: era in forma eccezionale e le premesse per la vittoria c’erano tutte, ma vedere il tutto concretizzarsi è stato qualcosa di incredibile, un’emozione fortissima. È il coronamento di anni di lavoro, qualificazioni, sofferenze: lei ha sempre avuto enorme fiducia in me, ho lavorato con il suo preparatore, conosco il suo team ed essere al suo fianco in quel momento, essere lì con tutti loro, con i genitori, è stato davvero bellissimo. E ad assisterci dal cielo, c’era anche Adriano Gatta, che anni fa mi ha fatto conoscere Alice».

Massimo Scolari, fisioterapista di De Gennaro
Massimo Scolari, fisioterapista di De Gennaro

Poche decine di minuti prima anche il marito si era ritrovato a gridare e gioire: «Conosco Giovanni da più di dieci anni, è una persona stupenda, merita tutto quello che sta vivendo – assicura Scolari –. Quando l’ho visto saltare nell’acqua ho provato un’emozione immensa. Sugli spalti dove c’ero io ero l’unico italiano, ma gridavo così forte che i sostenitori di altre nazionalità intorno hanno cominciato a tifare per lui con me. È stato incredibile».

Per sensazioni che, a distanza di ore, non si diluiscono, anzi. «Siamo davvero felicissimi per le persone, prima che per gli atleti – concordano i due – professionisti di sport puliti, di passione e sacrificio, conosciamo il loro percorso, tutti i loro sforzi, la forza motrice che li ha spinti a questa medaglia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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