Calcio

FeralpiSalò, Zaffaroni studia la sfida al tiki-taka di Fabregas

Alla ripresa verdeblù attesi dal Como che è quinto, ha cambiato allenatore ed è più solido dei salodiani
L'allenatore della FeralpiSalò, Marco Zaffaroni - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
L'allenatore della FeralpiSalò, Marco Zaffaroni - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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«Non basta vincere, vogliamo vedere giocare bene». Così ha detto Mirwan Suwarso, rappresentante ufficiale del gruppo indonesiano proprietario del Como, commentando la decisione di sostituire il tecnico Moreno Longo con Cesc Fabregas. Il tutto mentre la squadra occupa la sesta posizione, ha una gara da recuperare ed in caso di successo balzerebbe in terza piazza.

In questa situazione è quindi difficile immaginare come sarà schierato, e con quali effettivi, il Como che sabato 25 alle 14 ospiterà la FeralpiSalò nella quattordicesima giornata del campionato cadetto, quella che segnerà l’esordio come tecnico in serie B di uno dei giocatori di maggior classe del calcio mondiale, protagonista soprattutto con la maglia della sua nazionale nel quadriennio 2008-2012, che regalò alla Spagna due titoli europei ed uno mondiale.

E c’è la nostra provincia nel destino italiano di Fabregas, uno che già da giocatore aveva detto di ispirarsi chiaramente all’ex rondinella Pep Guardiola e che nel campionato cadetto, ma come calciatore, ha esordito contro la formazione del capoluogo (il 29 agosto dello scorso anno) nella gara del Sinigaglia vinta dalle rondinelle 1-0 con il gol di Bertagnoli.

I dati

In attesa di vedere come si farà vedere la mano del nuovo allenatore lariano (ma già si parla di un tiki-taka in salsa indonesiana), facciamo parlare i numeri. Ed è chiaro che in questo primo terzo di campionato il magari non bello Como si è dimostrato squadra solida, molto più di una FeralpiSalò che purtroppo non è ultima per caso.

Lo chiarisce bene il dato dei tiri che ciascuna squadra effettua: seppur con una gara da recuperare, la ex squadra di Longo ha tirato poco, una volta in meno della FeralpiSalò (148 conclusioni i lariani, 149 i gardesani), ma ha segnato quasi il doppio dei gol, 15 contro 8. In fase difensiva, invece, sono 145 i tiri quelli concessi dai comaschi, 174 dai verdeblù, quint’ultimi in questa graduatoria mentre i biancoazzurri sono quinti.

Solido in difesa, concreto in attacco, il Como però non piace ai suoi proprietari (siamo invece certi che non solo Pasini sarebbe contento di ritrovarsi in quella posizione), ma questo non è affare di Zaffaroni, che invece ha più di un aspetto sul quale lavorare in questi giorni di sosta del campionato per provare a far crescere la FeralpiSalò in modo da farle lasciare quella scomoda ultima posizione.

È forse questo l’aspetto principale sul quale il nuovo tecnico verdeblù deve insistere. Lo dicono le sensazioni che si hanno guardando le partite dall’alto, lo dice anche il numero dei passaggi chiave subiti (8.25 di media a partita) e dei passaggi concessi agli avversari nel terzo offensivo, oltre 90 contro i 71 del Como. E lo dice il numero delle palle recuperate nelle due fasi del gioco: in quella difensiva sono 40,17 per il Como e 38,17 per la FeralpiSalò, mentre il divario cresce in fase offensiva, con 15,67 per i biancoazzurri ed 11,83 per Balestrero e compagni. I quali si fanno invece preferire nella percentuale dei duelli aerei vinti, delle palle difensive perse dopo un recupero ed in quella delle verticalizzazioni.

Uomini chiave 

Non c’è solo Cutrone, nel Como, anche se l’ex milanista attraversa un buon momento di forma ed è nettamente il giocatore di B che più volte (22; 16 per il secondo) tira in porta. Iovine, per esempio, confeziona quasi un assist ogni novanta minuti; Ioannu tra reti ed assist è a quota sei.

Fra i gardesani, invece, spiccano anche la capacità di contrasto di Letizia, che ha vinto l’81% di quelli tentati ed il numero di duelli aerei vinti da La Mantia: 59, ben sei più del secondo, Odogwu del Südtirol.

Ma se davvero vedremo il tentativo di tiki-taka di Fabregas, non saranno tante le palle alte. Ed allora alla FeralpiSalò servirà soprattutto la velocità di Felici, uno di quelli più capaci a ribaltare l’azione, ma anche a confezionare assist ed a tirare (è secondo nella percentuale di conclusioni nello specchio della porta): in fin dei conti non serve essere belli, per vincere, ma solo concreti, e se agli indonesiani questo non basta, ai gardesani invece sì...

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