Caccia, in Valtrompia un gruppo tutto femminile con 40 iscritte

La loro giornata ideale? Sveglia all’alba e, una volta caricati in macchina i cani, dritte verso il capanno o nei boschi. «A respirare aria pulita, a strettissimo contatto con la natura: un vero toccasana per la mente e per il corpo» spiegano le cacciatrici bresciane. Nato all’inizio della primavera di quest’anno su impulso del presidente dell’Anuu migratoristi di Concesio Franco Baggiolini, il gruppo conta 40 iscritte provenienti da ogni parte del Bresciano, prevalentemente dalle Valli. Hanno tra i 18 e i 73 anni e sono accomunate da una passione venatoria che la maggior parte delle volte è stata loro trasmessa dalla famiglia: il nonno era cacciatore, il papà pure e in qualche caso anche la nonna lo era.
Oltre gli stereotipi
Abbracciando un hobby che nell’immaginario comune è tipicamente maschile, le cacciatrici vanno oltre uno stereotipo molto comune, al quale più di recente si è affiancato un forte pregiudizio. «Nell’arco di quest’anno mi sono arrivate persino delle minacce di morte - racconta Roberta Antonelli -. Lì sul momento devi mantenere la calma, evitare di reagire per non innescare liti, ma quando passa continuo a essere fiera e orgogliosa di essere una cacciatrice». Cinquantun anni, ha preso la licenza quando ne aveva 45 e i figli erano diventati grandi, proseguendo una tradizione di famiglia.
C’è invece chi al mondo venatorio si è avvicinata per amore come nel caso della 19enne Sofia Bettinsoli: «Nessuno in famiglia ha questa passione - spiega -. Ho iniziato seguendo il mio ragazzo finché mi sono appassionata anche io e ho deciso di prendere la licenza». Sara Guerini ha 39 anni e con le cartucce giocava sin da piccola: «Stare al capanno, ascoltare gli uccellini per poterli distinguere e convivere con la natura è qualcosa che mi fa stare bene». Sua nonna, va detto, era una cacciatrice. Ce l’hanno nel dna familiare anche Michela Ganzola e Sophie Pedersoli, 22 anni, di origine camuna, che pratica caccia vagante sulle Alpi e Mara Volpi, cresciuta a contatto con l’odore della polvere da sparo.
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