Cinquant’anni fa nasceva Gardaland: domani la grande festa del parco
Era il 19 luglio 1975 quando, sotto un sole di mezza estate e con il sottofondo di banda e majorette, venne tagliato il proverbiale (e in questo caso letterale) nastro, svelando a tutti il sogno di Livio Furini.
Gardaland era realtà. Da allora sono cambiate molte cose: diverse attrazioni sono andate in pensione, l’area si è ampliata e sono nate altre zone e giostre. Ciò che non diminuisce mai è l’affetto dei bambini e degli adulti per questo parco che a moltissimi suscita un piacevole effetto madeleine.
La fondazione
Il parco divertimenti sulle sponde del Garda aprì al pubblico quel giorno: il suo fondatore Furini (la cui moglie, Giuliana Scarmagnan, tagliò il nastro in veste di madrina dell’inaugurazione) solo qualche tempo prima aveva accarezzato la visionaria idea di portare un luogo simile a Disneyland in Italia, dopo un viaggio in California. All’epoca non esisteva nulla del genere in Italia.
Furini fu supportato da diversi imprenditori, che acquistarono un terreno di 90mila metri quadrati a Castelnuovo del Garda, in località Ronchi. All’inizio si trattava di un piccolo parco con poche attrazioni e spettacoli quotidiani, ma era comunque qualcosa di unico e già se ne intuivano le potenzialità. Potenzialità confermate poi dai numeri: dal giorno dell’inaugurazione, dicono dall’azienda, Gardaland ha accolto 100 milioni di visitatori. Il 70% proviene dall’Italia, il 30% dall’estero. E per bresciani, veronesi e cittadini delle zone limitrofe la visita al parco è un appuntamento annuale imprescindibile (soprattutto in estate, ma anche per gli eventi speciali come intorno ad Halloween o durante le festività natalizie).
Dagli anni Ottanta a oggi
La Valle dei Re – una delle attrazioni più amate, chiamata affettuosamente «Gli egizi» – arrivò nel 1987 e aprì la strada a numerose novità, come la dark ride dedicata ai Corsari, attiva dal 1992 allo scorso anno, che all’epoca era la più lunga e costosa realizzata fino a quel
momento in Italia. Da quest’anno al suo posto, ma sempre nello stesso galeone, c’è Animal Treasure Island, ma pappagallo, pirati e scenografie con i manichini restano nell’immaginario di tutti.
Anche Fantasy Kingdom, l’area tematica per bambine e bambini dai 3 agli 8 anni, è più nuova e dal 2002 ha centro ha il grande Albero di Prezzemolo, simbolo di Gardaland insieme al drago-pupazzo verde, mascotte da decenni. E poi le Jungle Rapids, il Blue Tornado, lo Space Vertigo, Mammut, il Gardaland Sea Life, la trasformazione in resort, le attrazioni estreme Raptor e Oblivion…
Oggi, dunque, non ci sono più la Valle dei Re (sostituita da Jumanji), Top Spin o Magic mountains, ma Merlin (la società che possiede Gardaland) ha inaugurato diverse novità nel corso degli anni, tra attrazioni e aree tematiche.
La festa
Domani, per celebrare il suo primo mezzo secolo, il parco ospiterà il 50th Anniversary Party, evento musicale che accenderà piazza Jumanji fino all’una di notte e che verrà trasmesso in diretta nazionale su Rtl 102.5.
A partire dalle 18.30 ci saranno i Dj set di Alberto Zanni e Stefano Federici. Dopodiché Massimo Alberti proporrà un viaggio nelle sonorità degli anni ’70, ’80 e ’90. Ci saranno anche i The Trammps, gruppo disco music, i Boomdabash, Sarah Toscano, Alex Wyse e Riki. A chiudere la serata saranno Rkomi e Francesca Michielin.
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