Rugby

Rugby, Mondiali U20: contro l’Australia è il momento dei bresciani

Gianluca Barca
Pelliccioli parte titolare, Mori dalla panchina. L’obiettivo è andare a giocarsi il quinto posto contro la vincentre di Inghilterra-Galles
Sergio Pelliccioli contro la New Zeland - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Sergio Pelliccioli contro la New Zeland - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Ecco i bresciani: nei 23 scelti dal coach Santamaria per affrontare stasera (20.30) l’Australia al Payanini di Verona, nel primo match di play off ai Mondiali U20 di rugby, ci sono sia Sergio Pelliccioli, schierato titolare con il numero 1 in prima linea (contro la Georgia era partito dalla panchina) sia Damien Mori, classe 2006, del Calvisano, che potrebbe fare il suo esordio nel torneo dalla panchina, dopo aver assistito alle prima tre partite dalla tribuna. Mori è certamente un prospetto del futuro, visto che la carta d’identità gli permetterà di giocare con la U20 anche la prossima stagione.

Momento

Il World Rugby U20 Championship è arrivato ai turni decisivi. Oggi, tra Viadana e il Payanini Center, le dodici squadre si affrontano nella prima delle due giornate che definiranno i piazzamenti dal primo posto in su. Allo Zaffanella, le due semifinali, Sudafrica-Argentina e Francia-Nuova Zelanda, stabiliranno chi, sabato a Rovigo, si batterà per conquistare il titolo del 2025. La medaglia di bronzo, pure sabato, sarà in palio invece a Calvisano, tra le due formazioni che oggi usciranno sconfitte dai due confronti sopra citati.

La sfida

L’Italia sfida l’Australia per potersi giocare sabato il quinto posto con la vincente di Inghilterra-Galles. In caso di sconfitta gli azzurri avranno comunque la possibilità di migliorare l’ottavo posto del 2017 e del 2018 vincendo la «finalina» per la settima piazza in programma come tutte le altre partite nel prossimo intenso fine settimana. Negli ultimi 15 anni, l’Italia sei volte è stata costretta a giocare lo spareggio per evitare la retrocessione e due volte (2019 e 2024) è finita nel gruppo delle ultime quattro, evitato quest’anno grazie al rocambolesco pareggio, 19-19 dell’altra sera al San Michele con la Georgia.

Il pareggio

In superiorità numerica per più di un’ora, cartellino rosso al capitano georgiano Dvali, e a un certo punto in vantaggio addirittura di tre uomini, 15 contro 12, per il giallo subito in mischia dal pilone Gurtskaia, con obbligo per la Georgia di togliere un ulteriore giocatore per poter disputare la mischia non contest (senza spinta), gli azzurri hanno denunciato gravi limiti tattici e di personalità, acciuffando solo a tempo scaduto un pareggio del tutto insperato.

La pressione

«I ragazzi non sono abituati a una pressione di questo livello» hanno detto i tecnici azzurri dopo la partita di mercoledì scorso. Ma contro l’Australia, che l’altro giorno è stata protagonista di una bella giornata di festa a Botticino, i giovani azzurri non hanno niente più da perdere: male che vada a fine torneo eguaglieranno l’ottavo posto che è il migliore della loro storia. La parola d’ordine stasera è giocare e divertirsi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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