Rugby, Mondiale U20: il pari con la Georgia fa sorridere l’Italia

La commedia degli equivoci regala all’Italia un pareggio insperato contro le Georgia, 19-19, e con esso il secondo posto nel girone, davanti all’Irlanda, sconfitta nel pomeriggio 69-22 dalla Nuova Zelanda. Lunedì a Verona, gli azzurri sfideranno l’Australia per raggiungere il miglior risultato al Mondiale della loro storia.

La trama

Partita pazza e con una serie di colpi di scena difficili da raccontare tanto è stato negli ottanta minuti il subbuglio di emozioni. Il pareggio è arrivato a tempo abbondantemente scaduto con una corsa di Edoardo Todaro, lo stesso numero 13 ha poi aggiunto i due punti del 19-19.

Ma a trenta secondi dalla fine era stata la Georgia a rompere l’equilibrio che aveva regnato a lungo sul campo di gioco, portandosi in vantaggio 19-12 e di fatto relegando l’Italia all’ultimo posto del gruppo C. Ai georgiani sarebbe bastato a quel punto calciare fuori il pallone per scippare agli azzurri la possibilità di battersi per un piazzamento fra le prime otto. Ma nella concitazione della gara, né in campo né in panchina sono stati fatti i conti giusti. E così i giocatori in maglia rossa hanno continuato a insistere per provare a marcare la quarta meta, di fatto inutile per la loro classifica finale.

Finchè, dai e dai, in mezzo a un’indicibile confusione, con i tifosi che vociavano sulle tribune a metà fra il deluso e l’incredulo, gli azzurri hanno recuperato incredibilmente il pallone per segnare la più assurda delle mete.

Stranezze

In precedenza era stata l’Italia stessa a sbagliare incredibilmente i conti: l’improvviso dominio in mischia degli avanti azzurri, costringeva l’arbitro a fischiare una serie di punizioni a loro favore. La terza volta il fischio veniva inevitabilmente accompagnato dal cartellino giallo che privava i georgiani di un pilone. Ciò imponeva di giocare la mischia senza spinta, togliendo però un altro uomo al pack della squadra in difetto di specialisti della prima linea. Georgia a quel punto in 12 perché all’inizio del match, un fallo di gioco, era costato il cartellino rosso al capitano Dvali. In quindici contro dodici gli azzurri non hanno saputo approfittare della superiorità, si sono incartati in alcune scelte tattiche senza senso e, a loro volta, sono stati puniti con un cartellino giallo, per un placcaggio irregolare del terza linea Bianchi.

Insomma, in superiorità numerica per buona parte del tempo, l’Italia non è riuscita a spezzare la resistenza dei georgiani, la cui veemenza e aggressività a più riprese è riuscita ad avere la meglio sul piano di gioco troppo scontato della formazione italiana. Poi nel finale i colpi di scena di cui si è detto. Morale, tutto è bene quel che finisce bene. E adesso l’attenzione è puntata su Verona.