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Liloni e una vita per il volley targato Csi

Il 59enne è responsabile della commissione pallavolo, ruolo che ricopre con grande entusiasmo.
Claudio Liloni, 59enne responsabile della commissione pallavolo del Csi Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Claudio Liloni, 59enne responsabile della commissione pallavolo del Csi Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono persone per le quali raccontare un'esperienza o una militanza associativa corrisponde a ricostruire la storia di una vita. È il caso di Claudio Liloni, 59enne responsabile della commissione pallavolo del Csi Brescia. Più che un uomo una montagna, dotato di un sorriso sincero e del sacro fuoco del volontariato: «Faccio ogni cosa con lo spirito bresciano: se c'è da lavorare si lavora, se c'è da divertirsi ci si diverte».

I colori di Nuvolento e Prevalle da difendere sotto rete, poi l'esperienza arbitrale a partire dai primi anni Ottanta: «Iniziai a darmi da fare all'interno dell'associazione come direttore di gara, poi mi chiesero di ricoprire il ruolo di designatore. Fu il passo intermedio prima di diventare responsabile della pallavolo. L'ho fatto per tanti anni, poi per quattro stagioni ho lasciato spazio ai giovani e mi sono concentrato sull'attività per disabili. Ora il Csi mi ha chiesto di tornare alla vecchia mansione e non ho potuto dire di no».

Per certi versi la storia ciessina di Liloni è stata proprio una grande scuola: «Ho appreso molto osservando, da arbitro, la passione pura delle piccole pallavoliste. Lì c'è il senso dello sport. Il resto lo fa il Csi, che è una seconda famiglia. Negli anni ho notato che questa associazione genera legami unici».

Un mosaico del quale Liloni intende far parte ancora a lungo, aiutando il Csi a crescere ancora: «Ora i miei obiettivi sono riportare il volley misto nel Csi e migliorare sempre più i servizi per le società, con un occhio di riguardo al settore giovanile. Finché il Csi avrà bisogno di me ci sarò». Poi la precisazione: «Moglie permettendo», seguita da una risata contagiosa.

Infine quel senso di gratitudine che stupisce, perché arriva da chi ha dato davvero tanto: «Al Csi posso solo dire grazie. Mi ha fatto conoscere persone e realtà che hanno arricchito la mia vita».

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