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Covid, la serie B pensa al rinvio delle gare del 26 e 29 dicembre

Dopo Benevento-Monza salta anche Lecce-Vicenza e la Spal rischia: i club cercano soluzioni condivise nell'assemblea di lega di giovedì
Un trend da migliorare. Facce deluse dopo la gara col Cittadella
Un trend da migliorare. Facce deluse dopo la gara col Cittadella
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Siamo già al punto che tutto può succedere: anche di non vedere andare in scena l’ultima giornata di andata che si giocherà a Santo Stefano (per il Brescia c’è la trasferta di Reggio Calabria) e la prima giornata del girone ritorno in programma il 29 dicembre (per le rondinelle impegno contro la Ternana) prima della sosta invernale.

È un’ipotesi, una delle opzioni che qualche squadra proverà a mettere sul piatto - cercando di forzare la mano - nell’assemblea straordinaria che la Lega B ha indetto per giovedì mattina alle 9.30. Ordine del giorno: l’emergenza Covid. Da affrontare da un punto di vista del regolamento prima che la situazione, parlando da un punto di vista prettamente sportivo, non scappi di mano portando a battaglie e scontri tra società con accuse - oggi a me domani a te - di falsare il campionato. Il Covid è tornato purtroppo un tema di strettissima attualità. E dopo che ha portato al rinvio di Benevento-Monza, ieri sera è saltata anche Lecce-Vicenza.

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E non è tutto: perché sempre ieri la Spal, interessata da un focolaio con 5 positivi, ha bloccato le prevendite per ldue prossime gare csalinghe contro Benevento e Pisa. Mentre lo stesso Monza (5 positivi) per oggi attende - dopo un giro di tamponi - il via libera o meno per riprendere gli allenamenti con la partita dle 26 contro il Perugia ancora a rischio. Tutte situazioni in cui protagoniste sono diventate le Ats - le aziende sanitarie locali - di riferimento.

Da quest’anno infatti non esiste più il famoso «jolly» che le squadre potevano giocarsi chiedendo una sola volta nell’arco di tutta la stagione il rinvio di una partita: se non sussistono i presupposti per ottenere un rinvio d’ufficio per mancanza del numero «legale» di giocatori a disposzione, a questo punto soltanto attori esterni - come appunto le Ats - possono fare la differenza.

Sul tema aveva già fatto sentire la propria voce il Pisa con il dg Corrado. La sua squadra, a sua volta interessata da casi di positività, aveva infatti regolarmente giocato e vinto col Cosenza. «Non è la pandemia che incide sul nostro campionato, ma scelte sorprendenti, al limite dell’illogico, che vanno ad aiutare squadre in difficoltà e lo fanno senza una logica nazionale, andando anche contro le indicazioni del governo. Il Monza ha avuto un isolamento dal 19 al 21 dicembre.

Questo, oltre ad essere poco equo e non dare regolarità al campionato, è veramente poco trasparente» ha detto Corrado a Canale 50. «L’Asl di Pisa - ancora sue parole - si è resa conto che abbiamo rispettato sempre le regole, ritenendo che non fosse giusto intervenire visti i protocolli. Chi ha preso questa decisione ha deciso che in quella regione l’incubazione e la possibilità di contrarre il virus sia inferiore a quella delle altre regioni d’Italia».

Anche per questa presa di posizione, la Lega B - sollecitata anche a «microfoni spenti» da più parti - ha così deciso di indire un’assemblea per giovedì. Con l’intento di individuare un modus operanti condiviso in modo da trovare uniformità e non soluzioni improvvisate di volta a seconda di ciò che decidono le Asl. L’obiettivo è evitare il caos e, in base a quanto abbiamo raccolto tra Lega, Aic e club, tutte le ipotesi sono sul piatto.

E, come detto, ci sarà chi (presumibilmente le squadre ora interessate dai focolai) proverà a portare avanti la linea del rinvio in blocco dei turni del 26 e del 29. Poi ci sarà chi proverà a mediare cedendo sul 29, rinviando dunque la prima di ritorno, ma per fare in modo che in quel giorno si giochino i recuperi. E poi ci sarà chi si opporrà: sarà questo il caso del Brescia. Quando potrebbero essere recuperati due turni? Il calendario è già molto intasato. E cosa si risolverebbe? Più avanti altre squadre potrebbero ritrovarsi a vivere in condizione di focolaio. Sarà un giovedì agitato e carico di tensioni: tutto può succedere.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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