L’Union Brescia mostra i muscoli con il Renate, Mercati scalpita

È una questione di equilibrio. Nella gestione degli umori, prima ancora che degli uomini e delle energie. Perché attraversare questa prima fase di campionato equivale a camminare su un terreno accidentato: serve prestare attenzione a dove appoggi i piedi per non inciampare. E delle volte non basta nemmeno quello.
Ecco perché Aimo Diana sostiene che il «troppo entusiasmo» lo preoccupa. Specie dopo un 5-0. «Preferisco averne a marzo o ad aprile, è lì che va cavalcato. Ora è il momento di tenere la barra dritta». Il tecnico conosce bene la C: «E vi assicuro che la vittoria con la Pro Vercelli non la rappresenta». Tradotto: il Brescia dev’essere pronto a lottare, sempre. Una settimana fa al Rigamonti sembrava di fluttuare nell’aria, di giocare sul velluto: «Ma con il Renate sarà tutta un’altra storia, ve ne accorgerete».
Riflessioni
Più diretto di così il messaggio di Diana non potrebbe essere. Si gioca a Meda, domani alle 15, contro «un’avversaria indubbiamente in grado di metterci in difficoltà». I nerazzurri sono partiti forte: due vittorie e un pareggio nelle prime tre. Hanno un punto in più dell’Union. Squadra quadrata, organizzata, fisica. «E infatti ci potrebbe servire qualche centimetro in più in difesa». Il tecnico dissemina tracce dei ragionamenti che stanno scandendo questa settimana di lavoro. Il sacrificato nel terzetto potrebbe essere Rizzo, che è un braccetto dinamico e applicato, ma anche più basso rispetto ai compagni di reparto.
L’idea è arretrare Balestrero, spostare sul centro-sinistra Silvestri, con Pasini in mezzo. Lo slot che si libererebbe in mediana andrebbe a Mercati, che viene dal campionato greco e ha un passo superiore a molti compagni. Soprattutto per questo la tentazione di buttarlo dentro dall’inizio è forte. Sorensen e il nuovo arrivato Giani ieri si sono allenati in gruppo: la prima convocazione arriverà tra questa e la prossima settimana. Fogliata dovrà invece restare a riposo per un problema alla pianta del piede.
Poi c’è il capitolo attaccanti: è probabile che Maistrello si riprenda una maglia da titolare, al suo fianco dovrebbe esserci Vido, al quale occorre continuità per entrare in forma. «L’abbondanza che abbiamo davanti mi rende felice», assicura Diana. «Non dimentichiamoci di Cazzadori, che in prospettiva può essere un titolare di questa squadra». Una carezza per tutti, gestire un gruppo significa anche questo.
Sempre con equilibrio: «Sono certo che anche Luis Enrique abbia trovato qualcosa che non gli è piaciuto dopo il 5-0 del suo Psg all’Inter in finale di Champions, figuriamoci se non posso farlo io». Domani però si gioca al Città di Meda, non a Monaco. Lì dove è di fatto iniziata l’ascesa da allenatore di Aimo: «Non smetterò mai di ringraziarli, società così sono una manna dal cielo per i giovani tecnici, perché consentono loro di lavorare in libertà. Quell’esperienza ha influito moltissimo sulla mia carriera». Sarà un po’ come giocare in casa: è atteso un migliaio di tifosi bresciani, tra settore ospiti e dintorni, in uno stadio che ne tiene 2.500.
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