Missione rilancio: Vido ha un mese per prendersi l’Union Brescia

Un gol per provare a prendersi il Brescia. Meglio andarci cauti, perché fino a poco fa Luca Vido sembrava essersi avvitato in una spirale di sfortuna e frustrazione della quale non s’intravedeva la fine.
Lampo
Il gol di Cittadella è un lampo nell’oscurità, ancora insufficiente a illuminare il cammino, ma ha il sapore di un nuovo inizio. Intanto ha ricordato a tutti chi è Vido: un lusso per la categoria, quando sta bene. La discriminante sta tutta qui, perché sul piano tecnico non esiste l’ombra di un dubbio.
Il modo in cui al Tombolato si beve Crialese e stampa una saetta sotto al «sette» ravviva il ricordo dei tanti buoni motivi che in estate avevano spinto verso di lui gli sforzi della dirigenza per alzare il livello in attacco. E il gol di lunedì sera è il manifesto delle sue indubbie qualità.
Doveva essere la stella, la punta di diamante. E invece fin qui è stato soltanto un’ipotesi: dieci presenze tra campionato e Coppa Italia, l’ultima da titolare a settembre. Mai in campo per più di 66’. Il dato più emblematico riguarda ovviamente i gol, appena due. Non segnava dal sei settembre, nella goleada alla Pro Vercelli. In quel momento tra l’altro l’attacco sembrava davvero l’ultimo dei problemi di Aimo Diana.

Di lì a poco, per Vido, è calato però il buio. Uno stop a ottobre, un tentativo di rilancio in coppa con il Carpi e la fitta al polpaccio. Lesione, un altro mese ai box. A causa dello stesso infortunio che l’aveva costretto a saltare il finale di stagione con la Reggiana. Si era fermato a fine aprile, in una stagione nella quale era tutto sommato riuscito a trovare continuità dopo quasi un anno di inattività per la rottura del legamento crociato.
Missione rilancio
Insomma, il Brescia non era all’oscuro di queste fragilità fisiche in estate. Un rischio calcolato, soppesando questo aspetto e l’opportunità di portare in squadra un giocatore con il suo curriculum.
Fino a oggi la scommessa non ha pagato. Ma non è troppo tardi. L’Union ha davanti a sé tre partite di campionato e una di Coppa Italia prima di chiudere l’anno solare. In questa finestra non sono previsti altri rientri in attacco: per Spagnoli se ne riparla nel 2026, la situazione di Maistrello è ancora più aggrovigliata visto che è anche finito sotto i ferri per l’operazione.
Vido va gestito, è impensabile che abbia da subito un minutaggio importante. Però è l’unico centravanti a disposizione di Diana insieme a Cazzadori. Per cui va sfruttato, avrà tutto lo spazio che sarà lecito concedergli. Una bella opportunità, per riposizionarsi nella scala gerarchica dell’attacco (in cui aveva perso posizioni, lo ribadiamo, per ragioni non tecniche) e prendersi un pezzo di riscatto dopo mesi complicatissimi.
Lumezzane, Dolomiti Bellunesi e Inter Under 23 nelle gare da tre punti. In mezzo la trasferta di Coppa Italia a Terni. Il rilancio dell’avventura a Brescia di Vido passa probabilmente da queste partite. Perché è vero che non è tardi, ma adesso serve una sterzata.
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