Brescia, Pasini: «Rigamonti abbandonato, c’è molto lavoro da fare»

Dal sogno alla realtà. Che poi è ancora un sogno, ma che richiede «di tornare velocemente con i piedi per terra perché c’è davvero tantissimo da fare». Il richiamo alla razionalità è del presidente dell’Union Brescia Giuseppe Pasini, il cui focus è sullo stadio Rigamonti. Per due motivi. Il primo: «Non vedo l’ora che arrivi la prima di campionato in casa per godermi lo spettacolo dei nostri tifosi». Il secondo è molto meno romantico: «Sono stato a fare un sopralluogo allo stadio proprio ieri (venerdì, ndr) e i lavori da fare sono moltissimi. E il problema non è tanto il campo perché Paradello (chi cura il terreno da gioco, ndr) ci ha rassicurati… Il fatto è che sporchissimo e richiede una pulizia industriale».
A Piamborno

Pasini parla prima del test sul campo con la Nuova Camunia (vinto 8-0) e poco dopo la piccola cerimonia d’inaugurazione del centro sportivo fresco di ristrutturazione. È preso d’assedio, tutti lo cercano per un sorriso e una stretta di mano. Sensazioni nuove, sensazioni molto belle e inedite: «Mi piacciono moltissimo e mi ci dovrò abituare». Poi il pensiero torna lì, allo stadio: «Il campo – ribadisce – tornerà a essere uno dei migliori della categoria come è sempre stato, per il resto il disordine che abbiamo trovato è incredibile: si tratta di un impianto che è stato abbandonato. Poi c’è il tema della copertura di tutto quanto è marchiato col vecchio logo perché di certo io non voglio partire con azioni legali, ma soltanto con l’entusiasmo e la voglia di fare bene. Il nostro staff comunque è al lavoro per essere pronti in tempo, per quando sarà necessario. Sono fortunato a poter contare su persone di cui mi fido e molto coinvolte: un uomo solo al comando non potrebbe fare nulla».
Sensazioni

Pasini, che al suo arrivo a Piamborno come prima cosa si è intrattenuto qualche minuto in panchina col diesse Andrea Ferretti e il club manager Edoardo Piovani, torna poi sull’aspetto emozionale di tutta la situazione: «Sono molto colpito dai tanti attestati che ho ricevuto, anche grazie al fatto che per un anno ho fatto il consigliere di Lega B: mi sono arrivati incoraggiamenti da Nord a Sud, da Bolzano a Palermo, e devo dire che mi ha fatto molto piacere».
Sogni
I futuri soci dell’Union Brescia scalpitano e qualcuno si è già allargato sognando la serie A…«Sì, ma prima – a proposito di realismo – pensiamo al campionato di serie C, che è difficile e nel quale ci sono squadre come Vicenza e Cittadella che come noi vogliono vincere. Pensiamo anche a completare la squadra, che è già buona: Ferretti, Diana e lo staff stanno lavorando molto bene. E poi pensiamo al nostro pubblico: come il nostro in categoria nessuno ce l’ha. Sono felice – sorride – che per una volta saremo noi ad avere la maggioranza di presenze in trasferta…». Presto (il 28, con presentazione domani o martedì) verrà lanciata la campagna abbonamenti: «Non ho aspettative a livello numerico, non saprei quantificare. Ma dato l’entusiasmo spero e penso una bella risposta. Abbiamo rivisto i prezzi al ribasso».
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