La curva Nord rompe gli indugi e abbraccia l’Union Brescia

Da subito, l’intenzione era parsa quella di abbracciare la nuova causa. Ma troppo forte era stato lo shock per quello che era successo, e comprensibile era forse stata la titubanza. Comprensibile l’attesa, per capire, per analizzare, per valutare. Ma nella mattinata di ieri, dopo che c’erano già stati un paio d’incontri nei giorni passati con il presidente Pasini – che aveva rassicurato circa la bontà e la solidità del progetto –, la Curva Nord ha rotto definitivamente gli indugi, schierandosi al fianco dell’Union Brescia.
I primi ultrà
Già in occasione dell’ultima amichevole a Piamborno contro l’Ospitaletto un folto gruppo di ultrà della Nord aveva raggiunto il ritiro biancoblù per assistere al match. I tifosi, però, non avevano esposto striscioni, se non quello in ricordo del compianto Fabio Festa. Avevano proposto un tifo «contenuto», proprio in segno di lutto e rispetto per l’amico scomparso.
Ma la loro presenza era già più d’una dimostrazione che il tifo caldo bresciano aveva metabolizzato il cambiamento ed era pronto a schierarsi al fianco degli uomini di Aimo Diana.
Ieri, ecco un breve comunicato. «La Curva Nord Brescia sarà presente sabato a Salò per l’amichevole con la Virtus Entella», hanno scritto i tifosi, che poi hanno aggiunto: «Per chi volesse partire con i ragazzi del direttivo il ritrovo è alle 14 all’ortomercato», oppure «ci si trova alle 15 al Turina». Si tratta di parole con le quali la Curva ha sancito in modo ufficiale il proprio pieno supporto alla causa. Di questo sostegno lo stesso Pasini si era detto sostanzialmente certo, probabilmente già forte di quanto uscito dai sopra citati incontri con i tifosi stessi.
Fondamentale
La Curva Nord è un tassello fondamentale nel progetto Union. Progetto al quale, comunque, non aderiscono alcuni tifosi, in primis il gruppo 1911, che ha respinto da subito l’idea del passaggio del titolo sportivo tra FeralpiSalò e Union Brescia, e prosegue nel progetto Calcio Brescia 1911 Asd, portato avanti in prima persona da Alessandro Lucà. A questo piano aderisce anche l’ex direttore generale delle rondinelle Pietro Lo Monaco.
Il Comune di Brescia, nella persona della sindaca Laura Castelletti, ha però definito le richieste di Lucà «non suffragate da alcuna dimostrazione di sostenibilità del progetto» in questione.
La prima cittadina, tra l’altro, è stata in prima persona facilitatrice del progetto Union Brescia di Pasini. Difficile che cambi idea, e l’ok del Comune rimane un passaggio ineludibile.
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