Calcio

Staff, ritiro, riscatti: il cantiere aperto del Brescia che verrà

Dal club di via Solferino regna un silenzio totale che tuttavia non è sinonimo di immobilismo
Pep Clotet con Daniele Gastaldello
Pep Clotet con Daniele Gastaldello
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Questo, è ancora il momento di intuirli e immaginarseli i piani del Brescia. Regna il silenzio, che un po’ somiglia al buio: quello nel quale è rimasto immerso il finale della scorsa stagione e dentro il quale sta nascendo la nuova. Qualcosa raccontano certi fatti: il club si è separato, anche se non è mai arrivato l’annuncio, da Inzaghi e cerca di fare lo stesso con Corini (per il quale non è nemmeno mai arrivato l’annuncio di esonero) col quale si lavora a una faticosa intesa per una risoluzione. È un obiettivo per il quale Massimo Cellino sta cercando di farsi dare un’ultima mano, per poi liberarlo, da Francesco Marroccu prima di un’altra separazione, quella dal direttore sportivo che non ha deciso di lasciare perché lo aspetta il Verona, ma perché nonostante quelle che erano le premesse, non ha più una visione comune con il presidente: per entrambi, nonostante i punti di vista siano differenti e in Cellino prevalga l’arrabbiatura, si tratta di una nuova dolorosa separazione.

Cosa sarà

La variabile rispetto al passato, potrebbe essere quella di un addio morbido. Giorgio Perinetti è già pronto a tornare in sella, ma Cellino non ha particolare fretta di sistemare questa casella dirigenziale: tutte le operazioni che contano, dopo la parentesi Marroccu, tornano infatti nelle mani del presidente del Brescia che dopo aver scelto per tempo l’allenatore, Pep Clotet, si occuperà in maniera esclusiva anche del mercato. Come già l’estate scorsa e come sempre se il diesse di turno non è Marroccu. Non c’è notizia insomma. Se il silenzio, un po’ snervante, è l’ormai sottofondo classico del Brescia dentro un contesto d’attesa, anche di chiarezza, ciò non significa comunque che ci sia immobilismo. Il cantiere è avviato e Cellino, pur caricato del peso di un’inchiesta giudiziaria dai possibili sviluppi imminenti (l’udienza al Riesame dovrebbe essere fissata entro luglio), viene descritto battagliero e con le idee già ben delineate nella sua testa sul tipo di Brescia che dovrà essere. Certo, non sarà un Brescia che si metterà a fare a gara con budget fuori di testa dentro una serie B con almeno una decina di squadre dalle proprietà che, volendo, tutto possono: l’obiettivo sarà essere competitivi mantenendosi in linea con le spese.

Giorgio Perinetti
Giorgio Perinetti

Ripartire

Questi sono i giorni in cui si vanno definendo i dettagli della ripartenza: dalle date delle visite mediche, al ritiro. Lo start sarà verosimilmente tra il 3 e il 5 luglio. Si va definendo anche lo staff da mettere a disposizione di Clotet che come già nella sia prima parentesi bresciana, avrà ancora al suo fianco Daniele Gastaldello (il quale sarà a disposizione non appena terminata questa finestra d’impegni con l’Under 21) e il preparatore dei portieri Alessandro Vitrani. Come preparatore atletico, essendo ancora sotto contratto, potrebbe restare Salvatore Sciuto che era tornato a lavorare con Corini (come Vitrani anche Sciuto è stato membro storico del suo staff) dopo l’esperienza a Pordenone. Manca all’appello un match analyst. Questi sono anche giorni di riflessione per quanto riguarda la rosa. Tra le questioni principali, ci sono i riscatti di Moreo e Tramoni.

Situazione da definire quella tra Cellino e Marroccu
Situazione da definire quella tra Cellino e Marroccu

Dal primo, classico giocatore di categoria ormai specializzato, si vorrebbe ripartire, ma per riscattarlo serve un milione di euro: con Corsi, Cellino potrebbe ritrattare le condizioni. E con Giulini è aperto il «dibattito» per Tramoni il cui riscatto vale 2.500.000 euro: esercitarlo, a questo prezzo, significherebbe mettere il corso al centro del progetto tecnico e puntare tutto sul suo salto di qualità. Non è da dare per scontato nulla per quanto per contro, immaginare - se lo si lasciasse andare - di aver valorizzato «a zero» il giocatore sia difficile da accettare. Anche in questo caso si proverà a capire se ci sarà modo di «ritrattare». Poi saranno da affrontare le situazioni di Joronen e Cistana... insomma: il cantiere è aperto.

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