L’Union Brescia vola in attacco: tutte in gol le punte «arruolabili»

Mancava soltanto il folletto con la 97, l’anno in cui mamma e papà sono convolati a nozze. In realtà dalla lista «attaccanti da sbloccare» andrebbe ancora depennato Elia Giani, che per questioni fisiche non ha ancora potuto esordire. Sta di fatto che, con il tris di Cazzadori contro il Renate, l’Union Brescia – che ha perso quello che era il momentaneo primato per la vittoria del Lecco – ha mandato in gol tutti i centravanti che hanno messo piede in campo per almeno un minuto.
Normale? Non dopo quattro giornate. Pochissime per concedere a tutti un giro di giostra. Eppure Diana, col solito assetto offensivo e propositivo, c’è riuscito. Il Brescia ha già sfondato la doppia cifra di reti: undici. Nel girone A nessuno ha fatto meglio. In tutti e tre soltanto il Catania, che all’attivo ne ha dodici.
Il bomber

In questo momento il riferimento davanti è Tommy Maistrello. Lo raccontano i numeri: solo in campionato tre centri in quattro gare (di cui una da subentrato). Fa parte del capannello di punte che guida la classifica marcatori del girone: insieme a lui ci sono Fabbro (Virtus Verona), Minesso (Arzignano, giustiziere dell’Union alla prima) e Mastroianni (Pro Patria). Su questo fronte domina l’ex Lumezzane Joshua Tenkorang, che da centrocampista ha già ammonticchiato cinque gol. Un bottino niente male, ma siamo nuovamente nel girone C.
E poi, se la contabilità realizzativa a questo punto della stagione ha un valore assolutamente relativo, il segnale fondamentale che Tommy sta mandando è un altro: la continuità. Non è un dettaglio per uno che lo scorso anno ha racimolato appena venti presenze per colpa degli infortuni. Gli manca soltanto un gol per pareggiare il dato dell’intera stagione scorsa. Il momento è magico, pochi giorni fa è nata anche la figlia Viola.
I compagni
Il suo alter ego sarebbe Alberto Spagnoli: oggi è il suo vice, domani chissà. La stagione è lunga e i momenti di forma quasi mai seguono un andamento lineare. Lui ha già risposto alla grande: due reti in una gara e due scampoli. E poi i due non hanno le stesse caratteristiche: Maistrello ha più centimetri, riempie l’area, l’ex Padova è specializzato nell’attacco alla profondità. Diana ha il privilegio di poter scegliere l’uno o l’altro in funzione del piano partita che ha in mente.
Luca Vido è la spalla ideale di entrambi. Un «giocatore di categoria superiore»: così l’ha battezzato mister Aimo. Ha bisogno di fiducia, e soprattutto di giocare: pure lui ha uno storico di infortuni complesso, e lavora per avvicinarsi alla miglior forma possibile. Intanto si è sbloccato con la Pro Vercelli. E Cazzadori l’ha fatto sabato. Diana ci punta: «In prospettiva è un titolare». In attesa di poter scoccare l’ultima freccia, Elia Giani, un ibrido tra una seconda punta e un trequartista. Ha recuperato da un infortunio muscolare e ora punta ad entrare nelle rotazioni. «È un giocatore forte, ve ne accorgerete», ha garantito il tecnico. Beata abbondanza. Soprattutto quando è funzionale.
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