Brescia, stasera con la Salernitana è una gara a doppio taglio

Che bello. Ma anche che brutto. Vale tutto in un campionato di serie B che si appresta a entrare nel suo ultimo terzo con una situazione più incerta che mai. Persino la disputa dei play off non è da dare per certa se lassù continuano così. Il dato più significativo è quello dello scarto minimo tra chi è all’anticamera della lotta per la serie A – il Palermo ottavo – e chi ha la camera piena di mostri, la Salernitana terzultima: tra l’una e l’altra corrono solo sei punti, due vittorie.
Questa sera
Giusto la Salernitana, questa sera alle 20.30, sarà ospite di un Brescia che invece, dal canto suo, è in quella terra di mezzo che porta a definire la contesa in oggetto come una gara a doppio taglio. Una vittoria: vorrebbe dire ritrovarsi nei play off, ma soprattutto iniziare a mettersi bene nella corsa salvezza. Un rovescio: significherebbe ritrovarsi a galleggiare e rimestare nel torbido. Pazzesco. Come anche un calendario che ha fatto affrontare Brescia e Salernitana una cinquantina di giorni fa quando erano tutt’altra cosa rispetto a come – e con chi – si proporranno questa sera.
All’andata
Le rondinelle provavano a muovere i primi passi con Bisoli senior, i campani erano in stato comatoso con Colantuono: ne uscì una partita da pareggio – 0-0 – veramente, ma veramente brutta. Vinse la paura. Quella che non mancherà nemmeno questa sera tra limiti, difetti, classifica, pesi da levarsi dalle spalle, tensioni ambientali. Si affrontano: una squadra il Brescia, che non vince in casa dal 30 settembre scorso, più di 4 mesi. E la Salernitana, che fuori non vince da altrettanti 4 mesi: fu il 6 ottobre scorso, a Palermo, nell’unico blitz dei campani che lontani dall’«Arechi» hanno il penultimo rendimento del torneo.
L’avversaria
Cosa ci aspetta? Sicuramente se lo domanda per primo Rolando Maran – colui sul quale gravano le maggiori aspettative e si ripongono tante speranze – al quale tocca il compito più gravoso perché l’avversaria non è stata studiabile, se non nei concetti di massima di Roberto Breda (al quale Cellino fece un pensiero dopo l’esonero di Maran) che dal suo arrivo ha all’attivo due vittorie e due sconfitte, ma alla guida di una squadra che è stata man mano rivoluzionata da un mercato molto molto importante: la Salernitana è un cantiere ed è pure un cantiere di grande qualità.
Emergenza e coperta corta
Dall’altra parte invece ci sarà il «solito» Brescia. Ovvero quello in emergenza per le assenze di Cistana, Verreth, Galazzi, Moncini, Nuamah, Fogliata. In più con un ulteriore cambio in meno a centrocampo visto che Paghera non è stato sostituito. Una situazione rischiosissima ed è difficile capire perché Cellino abbia scelto di giocare alla roulette russa. Ma sono domande senza risposte. Qualcosa, anche così, cercando di cavalcare il sollievo dato dalla vittoria di Carrara e anche la freschezza – anche mentale – di D’Andrea va tirato fuori. Perché dietro spingono, perché la quota salvezza (da guardare anche se questa sera dovesse andare bene) è destinata ad alzarsi fino a 45-47 punti. Perché la situazione è sempre borderline sotto ogni punto di vista. Stasera è a doppio taglio.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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