Brescia, mai visto un Lezzerini così: decisivo in campo e leader

Il fascio luminoso di speranza che si è improvvisamente riacceso in casa Brescia filtra attraverso i guantoni di Lezzerini. Alla Spezia il portiere romano ha infilato tre interventi decisivi: istinto e freddezza sul colpo di testa da un metro di Kouda, tecnica e prontezza sul doppio volo che ha detto no in rapida successione a Bertola e Colak. È una gradevole conferma, più che una novità. Perché Luca in questa stagione ha sbagliato pochissimo. In antitesi con il crollo di rendimento che nell’ultimo periodo non ha risparmiato praticamente nessuno in rosa.

Il filotto

Per risalire all’ultimo errore grave occorre fare un balzo fino a gennaio, quando si macchiò di un goffo intervento con il quale si trascinò in porta un pallone incocciato debolmente da Iemmello. Dopo quella gara tornò in panchina Maran, e da allora Lezzerini ha riaperto un filotto di prestazioni mai al di sotto della sufficienza. La settimana successiva, a Carrara, parò un rigore (dopo averlo provocato) a Salvi vestendosi da supereroe nei minuti di recupero.

Il rigore parato da Lezzerini a Carrara - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

In tempi più recenti è accaduto qualcosa di molto simile a Palermo: la raffica di colpi di Pohjanpalo, Le Douaron e Di Francesco ha partorito una vittoria di misura per i rosanero, su calcio di rigore, a tre minuti del novantesimo. Il Brescia imbarcava acqua, eppure l’unica scialuppa di salvataggio (Luca) per un soffio non è riuscita a solcare il mare in tempesta e a portare un punto dalla Sicilia. Anche nel pareggio col Cesena Lezzerini ha grossi meriti: senza quel salvataggio a tu per tu con La Gumina, sempre nel finale, il Brescia non avrebbe raccolto nemmeno il punto stiracchiato che oggi delimita il confine tra la posizione ancora pericolante delle rondinelle e la zona play out.

In serie B

Sugli otto punti raccolti da quando è tornato Maran, sette vanno ascritti a meriti evidenti del portierone biancazzurro. In questo momento è il giocatore più decisivo del Brescia. Tra gli estremi difensori titolari in serie B è terzo per parate effettuate: 99 in poco meno di 3.000 minuti (fonte Kama). Meglio di lui hanno fatto soltanto Radunovic del Bari (109) e Festa del Mantova (101). Livello alto per la categoria. Una benedizione in una stagione in cui la difesa si è mostrata troppo più fragile rispetto allo scorso anno. È questo il paradosso: nel 2023-2024 ebbe molti più passaggi a vuoto, ma il reparto reggeva. Oggi le dinamiche si sono invertite.

Leadership in crescita

La crescita di Luca nell’universo Brescia non si ferma al campo. È uno dei leader dello spogliatoio. Uno status rafforzato nelle ultime settimane, molto travagliate per il gruppo, turbato dalla gestione del caso Pierpaolo Bisoli (che ha segnato un pilastro come capitan Dimitri) e da altri condizionamenti. Nel ricompattamento che Maran ha cercato di orientare nelle due settimane di sosta Luca ha avuto un ruolo centrale. Una guida dentro e fuori dal campo. Il momento personale è forse il migliore da quando è a Brescia. Ora punta a suggellarlo con la salvezza.

La classifica

Ieri intanto si è completato il mosaico della trentunesima giornata di serie B. La cattiva notizia per il Brescia è il successo della Carrarese contro il Bari: ad aprire le danze nel 2-1 finale è stato Ernesto Torregrossa, che ha avuto un grande impatto in gialloblù. I toscani firmano il controsorpasso sulle rondinelle, che scivolano al tredicesimo posto ma conservano una lunghezza di vantaggio sui play out: sabato col Mantova sedicesimo ci si gioca una bella fetta di stagione. Salgono invece a quattro i punti di margine sulla Salernitana, sconfitta all’Arechi dal Palermo (1-2).