Brescia, riecco i gol di Borrelli e Moncini: gli assi per la salvezza

Meglio tardi che mai. Gennaro Borrelli e Gabriele Moncini giocano insieme da quasi due anni, ma hanno dovuto attendere fino allo scorso venerdì per vincere la prima partita in cui entrambi sono partiti titolari. Una maledizione spezzata: Maran ha sconfessato un principio che aveva sempre applicato prima del suo esonero (mai i due in coppia dal primo minuto), ha dato continuità al tandem, e ora raccoglie i primi frutti.

L’alternanza

Nella precedente parentesi, a onor del vero, l’alternanza era stata più forzata che deliberata: quando uno stava bene l’altro si fermava ai box, rendendo di fatto impossibile una convivenza regolare in attacco. Il tempismo di questa prima assoluta è tutto fuorché casuale. L’allineamento di condizione ha più o meno la stessa cadenza di quello dei pianeti del sistema solare: è un evento raro, ma quando si verifica accade sempre qualcosa di speciale. E per il Brescia, oggi, non c’è nulla di più speciale di gol e punti.

Segnali importanti

Il colpo di testa vincente di Borrelli al Picco - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

A Frosinone era andato a segno Moncini, rapace con il piattone dopo una grande azione corale. Quello di Borrelli alla Spezia è più grezzo, sfrutta un’indecisione del portiere avversario, ma è incomparabile per importanza e peso specifico: potenzialmente è il gol della svolta. Lo capiremo nelle prossime gare. Intanto i segnali di risveglio dell’attacco sono confortanti. Gennaro si è tolto un bel peso: non segnava dal 2 febbraio, su rigore contro la Carrarese. Su azione addirittura dal 6 ottobre, in casa del Mantova. Un girone dopo punta a ripetersi. Due reti consecutive quest’anno le ha incasellate soltanto una volta, a inizio campionato. E la seconda arrivò proprio contro i virgiliani. Sono segni da cogliere per farsi coraggio. Su un piano più concreto è la sua condizione atletica a incoraggiare un certo ottimismo. Al Picco si sono rivisti sprazzi del vecchio Gennaro. Il gol è la ciliegina su una torta multistrato fatta di corsa, sacrificio e lavoro utile per i compagni. Tutto nel segno di una continuità benedetta: a gennaio ha saltato appena una partita, per squalifica.

Asso nella manica

Prova di grande sacrificio per Moncini contro lo Spezia - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

E pure Moncini, che per mesi si è trascinato le scorie dell’infortunio estivo, ora sta decisamente meglio. La risalita del Brescia non può prescindere da loro: Gabriele chiuse la scorsa stagione con dieci gol, Gennaro (che si fermò a inizio aprile) con nove. Oggi sono rispettivamente a quota cinque e quattro. In ritardo, ma c’è tempo per rimediare. Può essere questo l’asso della manica per lo sprint salvezza. Nel gruppone delle rondinelle, soltanto il Mantova ha un bomber vicino alla doppia cifra (Mancuso è già a nove reti). A Carrara ha avuto un buon impatto Torregrossa, due gol nelle ultime due. Gli altri non si allontanano troppo dai numeri delle punte biancazzurre: Merkaj del Südtirol, Pandolfi del Cittadella e Vido della Reggiana (che ha appena ufficializzato il colpo Mattia Destro, svincolato dal giugno scorso) hanno sei centri in stagione, Coda della Samp sette. La distanza è minima. Borrelli e Moncini possono colmarla e portarsi in testa al gruppo da qui a maggio. Per trascinare il Brescia fuori dai guai. La missione è ufficialmente partita.

L’iniziativa

Ieri intanto il club ha ufficializzato la promozione che consentirà ai tifosi di acquistare biglietti di Brescia-Mantova a 5 euro in curva, tribuna laterale e gradinata. Un’iniziativa resa possibile dal main sponsor Dac, che ha coperto la differenza con il prezzo pieno di un numero limitato di tagliandi messi a disposizione online e negli store di via Solferino e via X Giornate. Esaurita la scorta, i biglietti torneranno acquistabili al prezzo originario. Non è previsto un rimborso per chi se li è assicurati nei giorni scorsi. Buone nuove da Torbole: Galazzi e Bjarnason si sono allenati in gruppo e saranno a disposizione sabato. Ancora a parte, invece, Giacomo Olzer, al pari di Fogliata.