Bisoli sul campo, Diana in panchina: così il Brescia può ripartire

È tutto così storto e deformato che la riscrittura definitiva della classifica di serie B che fotografa la retrocessione del Brescia in serie C (con conferma dei play out al 15 e 20 giugno tra Samp e Salernitana e Frosinone salvo), è arrivata dopo il virtuale fallimento del club e contestualmente all’arrivo in via Solferino degli uomini della Guardia di Finanza: a pensarci bene è la descrizione perfetta di un cortocircuito durato 8 anni e finito con un devastante incendio.
Progetto rinascita
Mentre si piange e si aspettano gli altri passaggi formali per arrivare anche alla morte giuridica del Brescia Calcio, si progetta la rinascita passando dalla FeralpiSalò. Giuseppe Pasini torna in queste ore da un viaggio di lavoro in Germania e tra i mille impegni avrà anche quello di definire più nitidamente il progetto, con relativo percorso, per far nascere il nuovo Brescia. Settimana prossima si rivedrà con la sindaca Castelletti, che sta ricevendo manifestazione d’interesse da parte di imprenditori interessati a valutare il progetto per aderirvi. Lo stesso accade a Emilio Del Bono, vice presidente del consiglio regionale ora «grande saggio» a vegliare su un’operazione della quale si valuta ogni aspetto legale.
Le figure
Cosa sarà, in prospettiva, il nuovo Brescia lo scopriremo in corsa. Di certo la ripartenza sul campo in una prima annata sportiva che non potrà che essere «ibrida», sarà dal gruppo squadra FeralpiSalò. Un gruppo solido e anche d’esperienza oltre che «di categoria». E al quale potrebbe bastare aggiungere 3-4 elementi forti e di personalità in grado di dare man forte per rendere più «naturale» una transizione che ha a che fare anche col peso della maglia del Brescia. Salvo stravolgimenti, l’allestimento della rosa, dovrebbe essere affidato ad Andrea Ferretti, di fatto diesse in pectore.

Da dare per scontata, non appena sarà il momento, una chiamata a Dimitri Bisoli che da subito aveva detto al suo procuratore di mettere in stand by qualsiasi richiesta: prima vuole sapere se ci saranno le condizioni per restare. Dovrebbe essere l’unico del vecchio Brescia (in molti sono già in parola con squadre di B) sul quale si punterà affidandogli il ruolo di trait d’union tra le due anime. Un ruolo che nel caso potrebbe condividere con Aimo Diana, sotto contratto con la FeralpiSalò e che sarebbe la scelta di Ferretti anche per il Brescia nel quale il tecnico di Poncarale è nato e cresciuto. Nonostante tutto, una ripartenza dall’appartenenza sarebbe possibile.
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