Calcio

Pio Esposito, dal Brescia al primo gol ufficiale con l’Inter

Edoardo Viola
Il più piccolo dei tre fratelli, a segno al Mondiale per club con la maglia dei nerazzurri, ha militato nelle giovanili delle rondinelle e della Voluntas. Tra i giocatori a cui si ispira c’è Andrea Caracciolo
L'esultanza di Pio Esposito dopo il gol contro il River Plate - Foto ANSA
L'esultanza di Pio Esposito dopo il gol contro il River Plate - Foto ANSA
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Il 26 giugno 2025 sarà una data difficile da dimenticare per il giovane Francesco Pio Esposito. «La prima volta non si scorda mai», si dice.

Pochi giorni fa l’esordio ufficiale con l’Inter, avvenuto nel Mondiale per club degli Stati Uniti contro i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds, partita in cui ha sostituito suo fratello maggiore Sebastiano nel corso della ripresa. Oggi non solo è stato schierato come titolare da Cristian Chivu ma ha anche realizzato il primo gol del match contro il River Plate, terminato poi 2-0 a favore dei nerazzurri. L’attaccante è stato inoltre eletto Mvp dell’incontro, che è valso alla squadra la qualificazione agli ottavi di finale da prima del girone. Un sogno ad occhi aperti per il calciatore classe 2005.

Brescia

In passato tutti e tre i fratelli calciatori (Salvatore, Sebastiano e Pio) hanno indossato la maglia della Voluntas Brescia grazie all’intuito di Roberto Clerici che già nel lontano 2011 ne riconobbe il talento. La famiglia Esposito, originaria di Castellammare di Stabia, decise quindi di trasferirsi a Brescia per stare vicina ai giovani calciatori e accompagnarli durante questo percorso di crescita. Poco dopo Salvatore, Sebastiano e Pio approdarono insieme al Brescia, dove giocarono fino al 2014, anno in cui l’Inter decise di puntare su di loro. Nel frattempo il padre Agostino, rimasto in città, è diventato il presidente della Voluntas Brescia

Ispirazione

Proprio nel periodo delle rondinelle il piccolo Pio Esposito si è «innamorato» di un giocatore del Brescia. Un attaccante come lui: Andrea Caracciolo, conosciuto da tutti come l’«Airone» e storico capitano biancazzurro. L’ha detto lo stesso calciatore nell’ultimo episodio di Box to Box, format di «Che fatica la vita da bomber», in cui gli è stato chiesto quali fossero i 5 giocatori ai quali si ispira maggiormente. All’interno della lista un altro attaccante di razza passato da Brescia nel corso della sua carriera, ancor prima che Pio Esposito nascesse: Luca Toni. A concludere la lista Robert Lewandowski, Karim Benzema ed Edin Dzeko.

Passato e futuro

Il classe 2005 dopo due ottime stagioni in prestito allo Spezia in Serie B, realizzando complessivamente 20 gol in 73 partite, è tornato ad indossare la maglia dell’Inter con cui ha firmato un prolungamento del contratto valido fino al 30 giugno 2030. L’ipotesi che non venga ceduto in prestito e che rimanga a disposizione del tecnico Cristian Chivu non è remota. Proprio il rumeno, approdato da poco sulla panchina dell’Inter, ebbe modo di conoscerlo ai tempi della Primavera nerazzurra: fu lui a dargli fiducia, nonostante la giovane età rispetto ai compagni di squadra, consegnandogli la fascia di capitano. La risposta di Pio fu inequivocabile: tripletta alla prima nella nuova veste. Ora i due si ritrovano, ad anni di distanza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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