Calcio

Pasini, Zennaro e Rizzo sul podio «di movimento» dell’Union Brescia

Fabrizio Zanolini
I tre sono stati i più utilizzati dopo Gori, unico ad aver fatto l’en plein di partite e minuti
Nicola Pasini - Foto New Reporter Comincini  © www.giornaledibrescia.it
Nicola Pasini - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
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Dai numeri di squadra che hanno evidenziato pecche, ma – soprattutto – eccellenze nel girone d’andata per il Brescia, ai numeri dei singoli. Al numero anzi: che è il 25. Tanti quanti sono stati i protagonisti scesi in campo in queste prime 19 partite.

Un numero che, seppur considerando la possibilità dei cinque cambi per gara, è decisamente elevato, ma anche figlio di un’emergenza infortuni (tra i primati del girone purtroppo il Brescia «vanta» anche questo...) che dura ormai da oltre due mesi e che ha di fatto reso impossibile avere un undici standard di riferimento mentre, di contro, tutti (compreso qualche aggregato dalla Primavera) sono stati chiamati in causa, sia in campionato che nei quattro turni giocati di Coppa Italia.

Considerando solo il campionato, partiamo dal 1.710. Sono i minuti giocati da Stefano Gori. L’estremo difensore bresciano è l’unico dell’intera rosa ad aver fatto registrare l’en plein con 19 partite su 19 in campo senza essere mai stato sostituito.

Un dato sovente ricorrente tra i portieri, ruolo tanto delicato quanto a se stante che richiede gerarchie chiare e definite così che il secondo, l’esperto Liverani, ha difeso i pali dell’Union soltanto nelle quattro sfide di Coppa, laddove il terzo, il giovane Damioli, non è mai sceso in campo.

Ecco allora che il numero che spicca su tutti è il 1.530. Quello che indica i minuti giocati da Nicola Pasini, lo stakanovista tra i giocatori di movimento. Perché tra questi, proprio per i tanti (troppi) problemi fisici che hanno falcidiato il gruppo, nessuno ha potuto emulare Gori.

La classifica

Lo stesso Pasini, sempre titolare e mai sostituito nelle prime diciassette partite, ha dovuto alzare bandiera bianca nelle ultime due con la Dolomiti Bellunesi e con l’Inter U23 per un problema al ginocchio, articolazione protagonista in negativo di parecchi forfait.

Dietro il «ministro della difesa» troviamo Mattia Zennaro. I suoi 1.492 minuti parlano di diciassette maglie da titolare (con sei sostituzioni nei finali di match), una da subentrato e una, l’ultima con l’Inter U23, vista dalla tribuna per lo stesso problema accusato da Pasini e che potrebbero andare incontro a uno stop prolungato. Per il 25enne centrocampista veneziano, lodato anche da Corini nel post gara con la Dolomiti, una conferma delle spiccate qualità tecniche.

La virtuale medaglia di bronzo tra gli uomini di movimento è al collo di Alberto Rizzo con i suoi 1.309’ in campo. Anche il 28enne braccetto mancino ha dovuto pagare dazio alla sfortuna con una microfrattura ad un dito del piede rimediata a Terni in Coppa che gli ha fatto saltare la gara con la Dolomiti e l’ha recuperato in extremis la settimana scorsa: per il siciliano, 15 volte titolare (delle quali dieci full time), un subentro e due panchine.

Gli altri

Ai piedi del podio Davide Balestrero. Il capitano ha collezionato 1.297’ sull’erba frutto di 15 partite dal 1’ (con cinque sostituzioni), tre subentri e un acciacco che l’ha lasciato ai box con l’Alcione. Dietro di loro, sono in cinque ad aver messo insieme più di mille minuti sul campo. Sono, in ordine decrescente. De Maria (1.280’, con l’esterno mancino anche assist man di squadra con 4 rifiniture vincenti), Di Molfetta (1.161’), Cazzadori (1.080’), Cisco (1.032’) e Silvestri (1.016’). Fanalino di coda il giovanissimo (18 anni) attaccante della Primavera Pietro Tagliabue con i suoi 3’ con i grandi. Senza però dimenticare l’applauso per i 5’ di Alessandro Pilati che ha ritrovato il campo dopo 9 mesi di attesa per l’operazione al crociato.

E parlando di numeri personali, come non citare il cannoniere di squadra, Denis «Cesarini» Cazzadori, con i suoi 5 (pesanti) centri dei quali ben 4 nei minuti di recupero. Cazzadori che è anche, con Gori, l’unico sempre presente in ogni match, anche se magari solo per spezzoni. Per tanti numeri individuali che fanno cumulo. Che fanno squadra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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