Calcio

Ospitaletto-Union Brescia: si va verso le restrizioni

C'è il dubbio su come e a chi vietare la trasferta tra residenti nella stessa provincia
Il presidente dell'Ospitaletto Taini e quello dell'Union Brescia Pasini - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Il presidente dell'Ospitaletto Taini e quello dell'Union Brescia Pasini - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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La logica porta a sentenziare che Ospitaletto-Union Brescia non potrebbe essere vietata a chicchessia. Si tratta infatti di una partita che può essere serenamente ribattezzata come «derby dell’amicizia», quella che lega le due società e che non ha precedenti di alcun tipo. Men che meno tra tifoserie: addirittura l’Ospitaletto non conta nemmeno un gruppo organizzato dato che quello che esisteva si è sciolto in estate per varie vicissitudini. Ci sono tutti i presupposti per fare della partita in programma domenica alle 12.30 una cartolina del calcio bresciano: uno scorcio romantico, nel segno di un nome che riassume tutto e che è quello di Gino Corioni.

Regole

Ma non sempre la logica e l’applicazione delle direttive in tema di ordine pubblico, soprattutto osservando il trend, possono andare a braccetto. E così, Ospitaletto e Union Brescia, per quanto possa apparire tutto inverosimile, erano e restano in apprensione: nulla può essere escluso. E il sentore che il derby possa essere oggetto di decisioni drastiche, è molto forte. Una decisione è attesa per domani mattina, quando a Chiari (competente per Ospitaletto), si riunirà il Gos che deciderà in base alle valutazioni che nel frattempo avrà ricevuto dall’osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive.

Attorno al tavolo si riuniranno il Prefetto Andrea Polichetti e i vertici delle forze di polizia. I dubbi relativi alla libera fruibilità del derby, sono determinati dai fatti di Trieste e dunque dai tafferugli tra i tifosi alabardati e quelli del Brescia. Tafferugli che avevano anche portato all’arresto di due tifosi della rappresentanza biancoblù che ha lamentato la mancanza di protezione da parte delle istituzioni locali durante il percorso che avrebbe dovuto condurli senza problemi allo stadio «Rocco». Per i tifosi si era peraltro esposto il presidente del Brescia Pasini: «A Trieste – le sue parole – non c’erano le forze dell’ordine. E ora spero che non ci vietino 4 trasferte».

Il primo di questi divieti potrebbe arrivare proprio domenica. Ma come e a chi vietare la trasferta tra residenti nella stessa provincia? Con le due società molto allineate e sempre in stretto contatto tra loro e a loro volta in contatto con le istituzioni, sono circolate alcune ipotesi: dare la possibilità di acquistare i biglietti solo ai residenti di Ospitaletto? Anche se a Ospitaletto è probabile che comunque ci siano più tifosi del Brescia che non degli stessi orange rimasti lontano molto a lungo dal palco del professionismo.

Il club franciacortino, che si è anche adoperato per avere l’agibilità totale del suo impianto proprio in tempo per il derby, e che teme che qualsivoglia divieto possa portare moltissimi tifosi a radunarsi fuori dallo stadio, subirebbe anche un danno economico importante. Ma prima di tutto, a subire un danno sarebbe la passione vera. Quella dei più. Oggi sapremo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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