Nuovo Brescia, i Bonomi: «Ci siamo, per Pasini e per la città»

«Beppe Pasini mi ha chiamato e mi ha chiesto se volevo intraprendere questo progetto insieme a lui. Ho molta stima nei suoi confronti e ho percepito fin da subito la serietà della sua proposta e la passione con cui si stava approcciando. Per questo motivo – spiega Aldo Bonomi a margine della presentazione del bilancio dell’omonimo gruppo industriale – abbiamo deciso di far parte dell’azionariato del “nuovo” Brescia. A dirla tutta – continua l’imprenditore – sarà mio fratello Carlo ad occuparsi della “partita” in prima persona, visto che lui ne sa molto più di me in quest’ambito».
In attesa
Nel quartier generale delle Rubinetterie Bresciane, a Gussago, ieri erano presenti anche i figli di Aldo Bonomi e i nipoti, diretti discendenti proprio di quel Carlo che secondo le ultime indiscrezioni siederà nel Consiglio di amministrazione del Brescia che sarà guidato appunto da Giuseppe Pasini. «Abbiamo dato la nostra disponibilità a Beppe – conferma Carlo Bonomi, senza sbilanciarsi su altri dettagli dell’operazione – e ora rimaniamo in attesa di capire come potremo dare il nostro contributo. Dopotutto – conclude – lei sa meglio di me che quando si comincia a giocare lo si fa per vincere». Parole, insomma, che valgono come una fideiussione bancaria in termini di impegno e dedizione al progetto «Brescia».
«Il nostro supporto – chiude Aldo Bonomi – va anche interpretato a favore della città, che attraverso l’appello della sindaca ha palesato la necessità di un aiuto da parte del mondo delle imprese in questo progetto».
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