La Nord: «Sostegno all’Union, ma non denigriamo chi non la pensa così»

«Abbiamo atteso e pazientato il corso degli eventi e delle varie vicissitudini alternatesi nel corso degli ultimi due mesi. Sono stati momenti difficili, in cui anche tra di noi ci sono stati pareri discordanti e vedute diverse, dove però alla fine ha prevalso la scelta di seguire il nuovo progetto, che reputiamo ambizioso e l’unico concreto per il bene della città, della tifoseria e delle future generazioni».
RIbadito il sostegno
Così la curva Nord ha ribadito anche nero su bianco la scelta – già certificata dal «debutto» sugli spalti sabato scorso a Salò – di sposare il progetto Union Brescia. «Finalmente – si legge ancora in un comunicato – un gruppo di imprenditori bresciani ha deciso di mettersi insieme, cosa che tutti noi tifosi ci auguravamo da trent’anni a questa parte…».
Si prosegue: «Rispettiamo tutti coloro che la pensano diversamente, non riconoscendosi sotto questa società, rispettando anche la loro decisione di non venire allo stadio. Proprio per questo invitiamo tutta la tifoseria a non denigrare chi la pensa diversamente, specialmente sui social. Siamo convinti che la società, come promesso dal Comune e dal Presidente stesso, farà il possibile per recuperare il nostro logo e tutto quel che rimane del nostro Brescia. Siamo rimasti in attesa di vedere quel che avrebbe combinato l’ex presidente prima di prendere posizione: la sua iscrizione sarebbe stata l’unica alternativa possibile al nuovo progetto. Diffidiamo infatti – e qui il riferimento è al progetto Calcio Brescia 1911 asd già «bocciato» dal Comune – da chi continua a millantare di mantenere il titolo sportivo e i 114 anni di storia del nostro amato Brescia, che purtroppo sono persi per sempre».
Le critiche
E ancora su Union Brescia: «Tutte le scelte e le azioni intraprese fin qui dalla società sono state impeccabili: a Brescia non succedeva da anni. A dire il vero, tutte tranne una: la scelta del nuovo incaricato nel ruolo di Supporter liaison officer, ovvero Slo. Dispiace, ma non intendiamo avere nessun tipo di rapporto con quella persona. Ci auguriamo che la società ripensi a questa decisione, per questo ruolo fondamentale di collegamento tra tifosi e club»
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