Calcio

Il doppio ex Nappi lancia il Brescia: «Genoa forte, ma si può battere»

A legarlo al biancazzurro il passato da giocatore, ma soprattutto l’amicizia con Bortolazzi, oggi vice di Gastaldello
Antonio Cassano con al centro Marco Nappi e a destra Mario Bortolazzi - © www.giornaledibrescia.it
Antonio Cassano con al centro Marco Nappi e a destra Mario Bortolazzi - © www.giornaledibrescia.it
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Nell’armadio dei ricordi di Marco Nappi, tra le tante maglie che ha vestito in carriera ci sono anche quella del Brescia e del Genoa. Quasi una carriera in rossoblù, in biancazzurro solo un doppio passaggio, con il segno lasciato soprattutto nel 1989, quando arrivò in estate per poi andare alla Fiorentina (tifosi furibondi con la società) nella finestra di mercato di novembre, con le rondinelle in testa alla classifica. Oggi allena l’Arzachena in serie D, è a un punto dai play off, ma lo sguardo alla serie B non manca mai. Ora soprattutto sul Brescia e per un motivo semplice.

Fratellanza

«Mario Bortolazzi, il vice di Gastaldello, è per me qualcosa di più di un amico, è un fratello - racconta Nappi -. Ci sentiamo tutti i giorni, sabato scorso ho giocato in anticipo e appena ho finito la mia partita ho subito guardato il risultato del Brescia. Lui e Gastaldello stanno facendo un grande lavoro e i risultati iniziano ad arrivare. Mario è contento, vede che la squadra risponde agli stimoli e io sono convinto che il Brescia abbia tutte le qualità per salvarsi».

Sabato però al Rigamonti arriva un Genoa lanciatissimo. «Vero, ma sarebbe un grave errore aspettarlo; guai a lasciare campo alla squadra di Gilardino, se fa gol poi difficilmente la riprendi. Sono convinto che il Brescia se la giocherà, anche perché se la sfida di Mompiano può essere uno snodo per il Genoa in chiave promozione diretta, lo è all’opposto anche per il Brescia in chiave salvezza. Fare un colpo vorrebbe dire non solo ottenere la prima vittoria dell’anno, ma battere una cosiddetta grande. Quei sucessi che fanno bene sia alla classifica sia al morale dei giocatori».

Ambiente

Il sostegno alla squadra sabato non mancherà, ma l’ambiente non è dei migliori, come dimostra la manifestazione di stasera contro la gestione Cellino. «Certo non è bello, ma per esperienza dico che situazioni del genere possono dare una scossa al gruppo. E poi conosco i tifosi del Brescia, so che comunque staranno vicini alla squadra per centrare l’obiettivo». In panchina sarà sfida tra debuttanti in serie B, Gastaldello e Gilardino. «Di Daniele ho detto: secondo me sta lavorando bene, vedrete che presto arriveranno anche i frutti. I pareggi nelle ultime tre partite lo dimostrano. Alberto è stato promosso dalla Primavera, la società ha deciso di dargli questa opportunità e lui la sta sfruttando al meglio. Avendo a disposizione un ottimo gruppo e sapendo che, Marassi pieno, può darti una spinta come pochi altri stadi in Italia».

Che partita si aspetta sabato? «Bella, intensa, con una convinzione: al di là della differente posizione in classifica, il Brescia ha tutte le carte in regola per fare male al Genoa. E spero davvero che si salvi: per il mio passato e per il bene che voglio a Bortolazzi».

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