Il Brescia e Maran in viaggio a Pisa per una partenza intelligente

Per fermare la decrescita infelice, il Brescia punta su una(ri)partenza intelligente. Come lo è stata la scelta di puntare, finalmente, su un allenatore completo, ma non certo accomodato visto che ha motivazioni da vendere e tanta voglia di aggiungere pagine al proprio libro. Il viaggio nel ritorno al passato di Rolando Maran e del suo - si spera - nuovo Brescia, comincia proprio dal suo ieri, ovvero il Pisa.
Appuntamento all’Arena Garibaldi per quella che però non è, e nemmeno può essere, una resa dei conti personale (altri spunti di emotività li possono fornire gli ex Torregrossa, Moreo e Calabresi: nessuno dei tre - vai di scongiuri - è in un momento felice) di far quadrare fin da subito, sono quelli di un Brescia che avevamo lasciato in uno stato pietoso contro la Cremonese e dopo che Cellino - negli ultimi giorni rimasto molto in disparte oltre che lontano da Brescia - aveva deciso che il debito di riconoscenza nei confronti del «soldato» Gastaldello era stato ampiamente ripagato.
E dopo che, soprattutto, il tempo degli esperimenti e delle invenzioni alla guida della squadra, era anch’esso abbondantemente scaduto. Ed ecco il cambio di rotta che serve anche a levare anche alibi vari ed eventuali a una squadra chiamata a metterci anche del suo senza se e senza ma: serve una presa di coscienza di quelle che sono le proprie responsabilità (possono non essercene in una serie aperta di 5 ko di fila?) al di là di tante attenuanti.
Come si cambia per non morire, il Brescia deve dimostrarlo già oggi, in apertura di una settimana da tris visto che saranno a affrontare entro domenica anche Südtirol e Samp. E pazienza se la squadra non è ancora a pieno regime di rosa: qualcosa bisogna inventarsi. Maran ha lavorato di accorgimenti per cercare di sbloccare una fase offensiva asfittica: il tema è anche più urgente della leggendaria vulnerabilità difensiva. Il che è tutto dire.
Fatiche
Si va in casa di una squadra contornata da un ambiente rumoreggiante e insoddisfatto del ruolino di marcia del nuovo corso aperto con un debuttante in B come Alberto Aquilani alla guida: la pretesa è quella di un campionato di vertice che si scontra però con il tempo che servirebbe per far decollare un ciclo. Di certo c’è che quello del Pisa è un cammino deficitario soprattutto in casa (mal comune in verità per molte): tra le mura amiche i nerazzurri hanno infatti fin qui fatto peggio persino del Brescia raccogliendo solo 5 punti (contro i 6 delle rondinelle) con l’unica vittoria presa dopo l’ultima sosta contro il Cittadella.
Ed è peraltro sempre all’ultima sosta che risale l’ultimo successo del Brescia: accadde in trasferta... Cosa attendersi oggi? Bella domanda. In attesa che Maran scopra le sue prime carte tattiche e accenda la luce su ciò che ancora non sappiamo di questa squadra, buttiamo lì che ci accontenteremo di una banale, ma pur sempre apprezzabile, risposta di cuore.
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