Calcio

FeralpiSalò, lavoro che paga: il club gardesano re delle plusvalenze

Pizzignacco, Felici, Pietrelli: in due sessioni di mercato la società gardesana ha incassato oltre 4 milioni
Il presidente della FeralpiSalò, Giuseppe Pasini (a destra) e il diesse Andrea Ferretti - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Il presidente della FeralpiSalò, Giuseppe Pasini (a destra) e il diesse Andrea Ferretti - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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«Non c’è un euro». È la frase che da qualche anno a questa parte domina la scena di un calcio italiano prigioniero dei propri conti in rosso. Si fa quel che si può e, soprattutto, in generale e a tutti i livelli, ci si deve sempre più ingegnare per cercare di fare le nozze con i fichi secchi. Più che altro, il mercato si regge su scambi, baratti e formule d’acquisto anche fantasiose. In un quadro del genere, tendenzialmente asfittico, finisce per spiccare – se non addirittura brillare – la FeralpiSalò.

Per quanto riguarda il club del presidente Pasini, è proprio il caso di dire che il lavoro e gli investimenti pensati e mirati, pagano. Infatti, nelle ultime due sessioni di mercato – quella della scorsa estate e quella che si concluderà lunedì prossimo – il club gardesano ha generato plusvalenze, reali, per oltre 4 milioni di euro, tra l’altro al netto di bonus che possono aumentare ulteriormente il tesoro.

I conti

In estate la FeralpiSalò ha ceduto al Monza il portiere Semuel Pizzignacco per 500mila euro. Mettendo poi a segno il vero colpaccio con la cessione di Mattia Felici al Cagliari, dopo un’asta col Sassuolo, per una cifra vicina ai 2 milioni e 500mila euro. In questa sessione invece, è stato Alessandro Pietrelli a consentire al club di fare gran cassa: nel duello all’ultimo rialzo tra Cremonese e Juventus, l’hanno spuntata i bianconeri per un milione e centomila euro. Bingo. Ma non si è trattato di colpi di fortuna bensì di felici intuizioni e una lungimiranza: ne va dato grande atto.

Pizzignacco arrivò in prestito con diritto di riscatto, poi esercitato, dal Vicenza. Stessa formula per Felici dalla Triestina. Pietrelli è invece un prodotto del settore giovanile del Bologna. Il portiere fu protagonista della promozione in B, categoria nella quale lo scorso anno, tra alti e bassi e pur nella retrocessione, ha saputo attirare su di sé i riflettori. Felici invece – pure lui nell’ambito di un’annata da ritorno in serie B – è stato il crack tra i cadetti: 4 gol, 5 assist e un motore di grande prospettiva, ma già molto caldo.

Pietrelli è stato atteso per un paio di stagioni, era anche rimasto ai margini prima di sbocciare nella prima parte di questa stagione. È venuto a galla tutto il lavoro pregresso che si è esaltato poi grazie al tipo di calcio – su misura per i giocatori offensivi e qualitativi visto il gioco che si sviluppa tutto palla a terra – proposto da Aimo Diana.

In rampa di lancio

La cessione di Pietrelli alla Juventus, è stata motivo di soddisfazione tanto per il giocatore, quanto per le casse verdeblù. Anche se da un punto di vista tecnico si è trattato di un sacrificio dato che l’esterno, con 5 reti, era il vice capo cannoniere di squadra: al di là del dato realizzativo, l’esterno era quel tipo di giocatore capace di spostare gli equilibri di una partita.

Filippo Vesentini, classe 2002, è arrivato dalla Virtus Verona - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Filippo Vesentini, classe 2002, è arrivato dalla Virtus Verona - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

La sfida dunque ora è doppia: senza uno dei punti di forza – e ultima sconfitta a parte – è quella di riuscire a restare in classifica nella posizione di primi tra le squadre «terrene» (Padova e Vicenza sono fuori concorso) puntando in prevalenza sulla linea verde dato che grande rilevanza viene data all’utilizzo degli under. Una scommessa, anche inquadrando la fase play off, non da poco. Ma da provare a vincere nella direzione di un calcio sostenibile (a livello di costi la FeralpiSalò è più o meno a metà della classifica fra tutte e 60 le società di C).

La strada è tracciata e, uno sguardo alla rosa – al di là di Nicolò Cavuoti sul quale però non si può scommettere perché è di proprietà del Cagliari (è in prestito e i sardi non lo cedono) – il cavallo su cui puntare e sul quale lavorare per creare valore è Filippo Vesentini, 2002 arrivato dalla Virtus Verona: talentuoso, ma ancora bisognoso di crescere.

Capitolo mercato

La Juve Stabia ha chiesto l’attaccante Edgar Dubickas. Se parte, l’alternativa può essere Jacopo Murano per il quale i gardesani hanno fatto un’offerta al Foggia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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