Covid, caos Reggina-Brescia: la serie B orientata a giocare

Più che un caso, è un caos. E maggiormente si guarda alla data della ripresa di un campionato mandato in vacanza anzitempo a fine 2021, più sale la tensione tra club e più inevitabilmente la Lega e il suo presidente Mauro Balata si ritrovano a essere garanti in un contesto di partite che qualcuno non è dell’idea di giocare e altri l’esatto opposto.
Il nostro focus è su Reggina-Brescia con i 20 contagiati di casa amaranto, ma l’affaire Covid (anche) in serie B è sempre più stringente tanto che una stima generale racconta di 130 elementi di gruppi squadra (i più colpiti, oltre a quello della Reggina, sono quelli di Ternana, Frosinone e Ascoli) che in questi giorni sono fuori causa per positività. Una situazione che era facilmente immaginabile.
I club di serie B, nell’ultima assemblea prima di Natale, si erano dati una linea: rinviare, votando a maggioranza, le ultime due gare dell’anno solare e ripartire il 15 gennaio (con il prologo dei recuperi il 13) con il calendario parzialmente riscritto. E questa linea, fino a prova contraria, è quella che fa fede. Ovvero quella alla quale la Lega di serie B, in quanto istituzione, è dunque orientata ad attenersi fin da oggi.
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Ergo: la linea è quella della serie A e di giocare. E non è previsto in base anche alle regole vigenti (che non prevedono più il jolly di un rinvio con tanto di tetto minimo di giocatori indisponibili in base al quale utilizzarlo) che la Lega possa disporre spostamenti a meno di interventi da parte di autorità superiori come le autorità sanitarie locali. Le quali tuttavia tendono a intervenire meno e principalmente quando un gruppo squadra interessato da molti contagi deve affrontare una trasferta. Cosa che ad esempio per quanto riguarda la Reggina, che con il Brescia ha il turno casalingo, non è.
Inoltre, sempre per quanto riguarda le possibili valutazioni da parte della Lega, c’è una diversa situazione della quale occorre tenere conto rispetto ai focolai pre natalizi e a quelli attualmente in corso. I primi si erano infatti sviluppati nel «circuito» del campionato e della sua routine della vita di spogliatoio (per cui anche le suddette Asl erano costrette a intervenire), mentre i focolai attuali sono generalmente maturati in «regime esterno», ovvero di vacanze e con la possibilità dunque di isolare per tempo i positivi.
E tra l’altro, il Brescia punta proprio sul punto relativo a quella che è stata la gestione impeccabile sul fronte prevenzione dei contagi per portare avanti la sua linea del «niente rinvii». Fatto salvo il fatto che la Lega B è un organo democratico e che potrebbe anche essere indetta un’assemblea nei prossimi giorni A oggi però Reggina-Brescia si gioca. Che caso, che caos.
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