Union Brescia, Diana: «Grande reazione, abbiamo onorato la maglia»

Il saluto sotto la curva ospiti vuota dei giocatori dell’Union Brescia, come se fosse stata gremita di tifosi, è una delle immagini che restano della vittoria a San Benedetto del Tronto. Lo sottolinea anche il tecnico Aimo Diana, contento della prova dei suoi per la vittoria e il passaggio ai quarti. «Hanno fatto tutto di loro spontanea volontà, un bel gesto. Anche perché sono certo che se la trasferta fosse stata aperta almeno 100/200 tifosi sarebbero arrivati a sostenerci. È stato il modo per rendere omaggio a chi ci sostene sempre».
La reazione
Il tecnico analizza la partita e lo fa con una inevitabile «carezza» per i suoi ragazzi. «Abbiamo subito gol da palla inattiva, andando sotto avremmo potuto disunirci. Invece non è andata così: i ragazzi hanno avuto una grandissima reazione e siamo stati premiati. Io li alleno ogni giorno e non avevo dubbi, ogni impegno è come se fosse un match di campionato. D’altronde lo dico sempre: quando si indossa la maglietta del Brescia in giro per l’Italia bisogna onorarla. Poi si può vincere, si può perdere, ma disputando sempre il match nel miglior modo possibile. E qui a San Benedetto è stato fatto molto, ma molto bene».
La cosa che il tecnico si mette nel bagaglio per il ritorno a casa è «l’ulteriore conferma che posso contare su tutti i giocatori. Per questo la vittoria ha molta importanza, va a valorizzare ulteriormente ciò che stiamo proponendo. Anche i ragazzi della Primavera che ho schierato si sono integrati immediatamente, cogliendo al meglio lo spirito di squadra. In questo momento, in cui abbiamo difficoltà a livello numerico, tutti si dimostrano in grado di poter essere titolari».
Mentalità
Tra questi anche Valente, che sta diventando un po’ l’uomo di Coppa. «Sta sfruttando bene lo spazio che gli concediamo. Sa che ci sono partite in cui ha la nostra massima fiducia, in più lui come gli altri è consapevole che trattiamo tutti alla stessa maniera. E allora prendiamoci questa mentalità, questi segnali senza dubbio importanti di un gruppo che cresce sempre di più».
La vittoria al Riviera delle Palme dimostra anche che nella testa il Cittadella non aveva ancora fatto capolino. «E lo farà come è giusto solo ora, perché dobbiamo crearci una mentalità e questa passa anche dalle vittorie, o comunque dando l’imput che qualsiasi gara va interpretata per battere l’avversario».
Il protagonista

Luigi Silvestri col suo colpo di testa ha dato il colpo quasi definitivo per il ko della Sambenedettese. «Abbiamo meritato la vittoria, figlia di un grandissimo primo tempo e di una ripresa in cui abbiamo controllato la gara. Sono contento di aver segnato, quel gol lo volevo fortemente. È una cosa che proviamo in allenamento e adesso ha dato i frutti sperati».
Accanto a Silvestri ha fatto l’esordio dal primo minuto il 2007 Facchini: esame superato. «Sono contento per lui. Aveva di fronte Sbaffo ed è un ottimo giocatore per la categoria, Andrea ha disputato un match di grande personalità. Ma non solo lui, anche Leporini e Tagliabue quando è entrato».
E adesso il Cittadella: «Questa di Coppa la vedo come una vittoria della consapevolezza, che dà seguito alla grande prestazione di domenica scorsa contro il Vicenza. Perché nonostante le difficoltà che sono arrivate sul nostro percorso, stiamo dimostrando che qualcosa c’è a livello morale e non solo. Tutte cose che dobbiamo portarci lunedì a Cittadella».
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