Cellino riflette, l’idea di ripartire da Gastaldello è meno granitica

E adesso un week end per iniziare a correre e dare l’impronta alla prossima stagione. Un’impronta che non può che nascere dalla panchina: chi ci si siederà sopra determinerá implicitamente anche gli obiettivi di una stagione da non sbagliare sin dall’impostazione. Se i bookmakers fino ad almeno 48 ore fa quasi non quotavano la conferma di Daniele Gastaldello tanto era da dare per scontata, adesso così non è più.
Pro e contro
Il tecnico ancora in carica (contratto fino a giugno) continua a essere un pensiero di Cellino, ma non più così fisso. Il presidente riflette su pro e contro. E la lista peraltro è presto fatta. Di base, per pensare di abbozzare una ripartenza che sia degna di questo nome dopo lo sfacelo dell’ultima stagione, serve un segnale di rottura. Che può avvenire azzerando staff e rosa, o solo la rosa o solo lo staff. Ora che la serie B è una quasi certezza, Cellino sta mettendo tutto a fuoco. Ripartire da Gastaldello, vorrebbe dire rivoluzionare totalmente la squadra perché al di là del sussulto degli ultimi mesi e di una compattezza trovata col fine di ricercare la salvezza ognuno mettendo via le proprie resistenze e perplessità, gli accadimenti della stagione avevano già lasciato un solco profondo anche tra Gastaldello e alcuni big.
Inoltre, sia allenatore che giocatori ora si portano dentro anche il peso di una retrocessione (che comunque è avvenuta al di lá del sollievo del ripescaggio) devastante: pensare di ripartire come ci si era lasciati diventa ancora più difficile. Gastaldello vorrebbe naturalmente rimanere, ma sarebbe propenso a chiedere l’addio dei più. E detto che un ricambio sostanzioso è sostanziale nello spogliatoio è auspicabile, di fronte c’è anche un mercato che si annuncia difficile: non gira e non girerà un soldo e il Brescia non è disposto a regalare nessuno senza adeguate contropartite economiche o tecniche.
Le alternative
È più facile, insomma, come idea, ripartire da un allenatore diverso (non inviso alla piazza come è Gastaldello) che possa valutare i giocatori con una lente nuova: con diverse basi, qualcuno potrebbe trarre nuova linfa motivante e contribuire a formare una nuova spina dorsale. Inoltre, nel frattempo Gastaldello ha perso tra i membri dello staff il preparatore Vitrani (libero dal 30 giugno scorso) mentre il preparatore atletico Salvo Sciuto, diventato anch’egli uomo di fiducia dell’allenatore, è ancora sotto contratto ma non più così apprezzato dal presidente, per cui potrebbe a sua volta non essere confermato. Resta però il tema: chi potrebbe essere un’alternativa a Gastaldello? Il mercato non offre troppe combinazioni alla portata del Brescia. Tentenna Luca D’Angelo il quale però di fronte a un vero affondo (con lui per ora solo sondaggi, anche da parte della Ternana) potrebbe togliersi dei dubbi. Ma il diesse Castagnini potrebbe pure avere qualche carta a sorpresa. La cosa certa è che finora comunque Cellino non ha ancora incontrato nè sentito Gastaldello (tra i due solo qualche messaggio da dopo i play out): un confronto ci sarà a breve è solo da quel confronto uscirà un verdetto a ogni modo ormai vicino.
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