Brescia-Vicenza è la sfida di Rossi: «Il divario è dato dai dettagli»

Quattro stagioni al Vicenza (due che hanno aperto la sua carriera tra i prof e le due che sei mesi fa l’hanno chiusa), una e mezza al Brescia che è bastata per farlo innamorare della città, dei bresciani e di quei colori. E per confermare ancora più il suo ruolo di doppio ex, anche due stagioni e mezza (le due annate con la Reggiana, il primo semestre del 2023 al Vicenza) con Aimo Diana sulla panchina che, dopo la vittoria del campionato in Emilia, l’aveva voluto in biancorosso.
Fausto Rossi, centrocampista qualitativo e ragazzo d’oro, l’ambiente del Lane lo conosce benissimo avendolo vissuto da protagonista fino al 28 maggio scorso, giorno della semifinale nazionale play off persa con la Ternana.
«Vicenza è, come Brescia, una piazza storica dove si respira calcio - dice Rossi -. Ci si aspetta che si vinca sempre il campionato. Ma è normale, visto che la categoria che compete al Vicenza è la B come al Brescia la A». E per la scalata serve uno zoccolo duro fatto di giocatori esperti: «Io ho giocato sei campionati in C e ne ho vinti tre e ho capito che in questa categoria devi essere soprattutto solido e non sbagliare mai l’atteggiamento. Soprattutto vale per Vicenza e Brescia, perché quando ti affrontano tutti danno il 110%. Il fatto di avere giocatori che si conoscono è importante: l’ha vissuto anche il presidente Pasini con la Feralpi che ha raggiunto la B. In C le individualità vengono dopo rispetto al collettivo».
Allenatore
Il suo giudizio su Aimo Diana è lusinghiero: «È una persona per me speciale. È una persona molto diretta, molto schietta, che fa quello che dice e dice quello che pensa. Non è un finto. E sul campo ha un’ottima preparazione: idee tecnico-tattiche che se riesci a sviluppare ti portano a giocare in maniera libera. I tanti infortuni del Brescia? Io posso solo dire che a Reggio con il suo preparatore stavamo tutti bene».
Sulla sfida di domani: «Il pubblico di Brescia ha dato una risposta incredibile a questa nuova società. Questo può fare la differenza, anche nelle oggettive difficoltà del momento. Vero che il gap attuale tra le due squadre è ampio, ma io ritengo che si sia ampliato sui dettagli. Il Vicenza ha vinto partite negli ultimi minuti, mentre il Brescia ha lasciato per strada qualche punto di troppo. L’importante è giocare senza pensare alla classifica, ma solo ad accorciare. Noi, l’anno scorso, recuperammo dieci punti al Padova…».
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